TRICASE - Botte al fratello disabile per ottenere il suo reddito di cittadinanza. Un 40ene di Tricase - V.D.M. - è finito sotto processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali. Il processo è in corso davanti alla giudice Giovanna Piazzalunga e la prossima udienza è prevista per il 20 di ottobre.
La vicenda riguarda episodi che vanno dal dicembre del 2020 al dicembre dell’anno successivo. Nei confronti dell’imputato era anche scattato un provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa. Era stato proprio il fratello a far scattate le indagini con una denuncia presentata dall’avvocata Martina Giannoccolo. La vittima dei presunti soprusi è affetta da vari problemi ed è bisognoso di un amministratore di sostegno.
Nella denuncia si faceva riferimento ad atteggiamenti autoritari e aggressivi da parte del fratello. Il 30 novembre del 2021 dopo aver contestato di aver utilizzato la carta di credito per il reddito di cittadinanza per esigenze esclusivamente personali; dapprima lo avrebbe minacciato e poi colpito con un pugno in testa e lo avrebbe anche colpito ripetutamente al ginocchio con il bastone di una scopa provocandogli varie contusioni guaribili in 5 giorni. Il 3 dicembre 2021 - sempre standom alla denuncia - sarebbero avvenute minacce di morte. Secondo il suo legale, il suo assistito avrebbe iniziato «a soffrire di un disagio fisico e psichico e di giustificato timore per la propria sicurezza e per quella della madre». L’imputato è difeso dall’avvocato Giovanni Montagna.
