LECCE - Un viaggio da incubo, che conferma i disagi che i disabili continuano a subire quando hanno la malaugurata idea di arrivare a Lecce in treno.
La denuncia arriva da Maurizio Attanasi, salentino di nascita ma da anni a Milano. Attanasi - attivo nel Milanese nelle battaglie per l'inclusione e l'accessibilità delle persone con disabilità - racconta la sua disavventura nel raggiungere il Salento col figlio disabile di 20 anni. E sottolinea «la grave situazione nella stazione di Lecce in materia di accessibilità».
Nel suo viaggio da Milano a Lecce la macchina si rompe a Foggia. E lì, dopo aver chiamato un carro attrezzi e capito che non potevano più proseguire, raggiungono finalmente la stazione per continuare il viaggio.
«Per Trenitalia - racconta - un disabile e la sua famiglia non posso avere assistenza per l'accesso al treno senza un preavviso di almeno 12 ore ed è previsto un solo posto per disabile a carrozza. Ce la facciamo, acquistando i biglietti e fruendo anche, fortunatamente, del servizio assistenza, e arriviamo a Lecce, scoprendo che non ci sono né ascensori né montascale, e che il servizio verso l'uscita è fatto attraversando i binari, in una zona priva di pavimentazione e con molte buche. Questa - conclude amareggiato - non è l'Italia dell'inclusione».
A margine va specificato che anche alla stazione di Lecce è disponibile l'assistenza, il cosiddetto «Servizio Blu», ma anche qui c'è l'obbligo della prenotazione almeno 12 ore prima. E se accade l'imprevisto?
LA REPLICA DI RFI
«Siamo consapevoli dei disagi che ancora oggi numerosi viaggiatori si trovano ad affrontare e per questo stiamo lavorando per migliorare l'accessibilità nelle nostre stazioni», così in una nota Rfi risponde alla denuncia di Maurizio Attanasi viaggiatore salentino. «In particolare a Lecce abbiamo avviato un importante intervento di riqualificazione, preservando l'architettura di rilevanza storico-artistica, in accordo con la Sovraintendenza ai Beni Culturali e con gli enti interessati. Stiamo affidando i lavori, del valore di 11 milioni di euro, che includono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Gli interventi partiranno all'inizio del 2024 e si concluderanno per fasi entro il 2026. Saranno installati ascensori di collegamento con i marciapiedi ferroviari per l’accesso alle banchine e realizzati percorsi tattili per facilitare l'orientamento dei viaggiatori ciechi e ipovedenti», aggiunge.
«Nella stazione è attivo un servizio gratuito di assistenza ai viaggiatori a ridotta mobilità attraverso il circuito Sala Blu. Disponibile tutti i giorni dalle 6.45 alle 21.30, il servizio è garantito da un attraversamento a raso - appositamente predisposto tramite pedana- per i binari 2, 3 e 4. Nel solo mese di luglio sono state erogati 40 servizi di assistenza senza prenotazione anticipata, in coerenza con l’impegno di RFI di rendere a tutti il servizio il più tempestivo possibile, compatibilmente con la facoltà di attivare il servizio just in time», sottolinea l'azienda.
«L’impegno di Rete Ferroviaria Italiana non si ferma - conclude la nota - e prosegue anche attraverso ricorrenti tavoli di lavoro e confronto con associazioni di categoria per affrontare i temi legati all’accessibilità per le persone a ridotta mobilità».