«Ci deve essere una soluzione europea perchè non può venire solo dai paesi direttamente coinvolti, in particolare l’Italia, che è uno dei punti di approdo maggiori dei profughi». Lo ha detto, parlando della gestione del fenomeno dell’immigrazione, il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, oggi ad Alessano, in provincia di Lecce, dove ha visitato la tomba di don Tonino Bello con il vescovo Vito Angiuli per poi celebrare la santa messa.
Parlando con i giornalisti, Zuppi ha spiegato la necessità di "una consapevolezza europea e di un coinvolgimento di tutta l'Europa con una soluzione che mantenga fede ai principi della stessa Europa e trovi un punto di equilibrio fra accoglienza e diritti; un’accoglienza che sia dignitosa».
In merito alla possibilità di politiche di rimpatrio più semplici Zuppi ha ricordato che «monsignor Perego (presidente della commissione episcopale per le migrazioni) ha espresso molte perplessità». «Speriamo - ha concluso - che vengano accolte».
LA GUERRA NON È UN DESTINO A CUI ARRENDERSI
«Don Tonino nelle difficoltà è una stella luminosa, è un’ala che sta sempre pronta ad aiutarci a guardare avanti al futuro, a guardare con speranza a non arrenderci a pensare che la guerra non è un destino e che vale sempre la pena combatterla come faceva lui, con le sue armi, tanto impegno, solidarietà e con tanto desiderio di pace». Lo ha detto parlando con i giornalisti il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, oggi ad Alessano, in provincia di Lecce, dove ha visitato la tomba di don Tonino Bello.