LECCE - Centro storico, dal prossimo 19 giugno tutti i varchi di accesso alla zona a traffico limitato saranno videosorvegliati in modalità sanzionatoria sia in entrata sia in uscita. L’accesso alla ztl resterà h18, vale a dire libero dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Al di fuori di questi orari potranno circolare solo le auto munite di pass: i residenti, i dimoranti, gli operatori per il carico e lo scarico delle merci negli orari consentiti, i manutentori, gli assistenti domiciliari, e tutte le altre categorie previste dallo specifico Regolamento.
Oltre agli impianti di videosorveglianza già attivi ai varchi al centro storico, sono state installate le telecamere in vico Mondo Nuovo, vico dei Fieschi, via Salvatore Trinchese (intersezione con via XXV Luglio), via dei Mocenigo (intersezione via XXV Luglio), via Roberto Di Biccari, via Ludovico Maremonti (intersezione viale Marconi), via Mario Bernardini (intersezione con via Duca degli Abruzzi), via De Argenteris (intersezione via Duca degli Abruzzi), Porta Rudiae (intersezione via Adua), Piazza Arco di Trionfo Porta Napoli. Soltanto a questi nuovi accessi le telecamere avranno forma sperimentale, fino al 19 giugno.
Ma l’opposizione insiste nell’evidenziare le difficoltà che incontrano soprattutto i professionisti. «Dal primo maggio 2021 é entrato in funzione il regolamento ztl contenente tutte le prescrizioni per le diverse tipologie di autorizzazioni - ricordano Gianmaria Greco, Roberto Giordano Anguilla e Andrea Pasquino - Sin da subito la minoranza di centrodestra ha sottolineato le criticità delle nuove disposizioni provando a modificare alcune limitazioni particolarmente ostative nei confronti di residenti e commercianti del centro storico, penalizzati da una serie di provvedimenti oltremodo negativi. Tra la categorie maggiormente penalizzate c’è quella dei professionisti, quali avvocati, tecnici, commercialisti - evidenziano i consiglieri - totalmente esclusi e dimenticati dal nuovo regolamento. A tal proposito, il 30 marzo 2022 abbiamo presentato in consiglio comunale un articolo integrativo del Regolamento che prevedesse un’autorizzazione di tipo “prof” per i singoli studi del centro storico, e due per gli studi associati - aggiungono - La maggioranza, sindaco in testa, optarono per una bocciatura senza appello, motivando con la necessità di attendere una tempistica congrua per verificare la funzionalità delle misure adottate. Oggi, a distanza di circa due anni, non si possono ignorare tutte le criticità ed i disagi subiti dai professionisti, costretti, in alcune circostanze, a trasferire la propria attività in altre zone della città».
«Per questo motivo abbiamo deciso di ripresentare la medesima proposta, sperando in un esito differente rispetto al precedente - concludono Greco, Giordano Anguilla e Pasquino - Convinti di un’assunzione di responsabilità da parte dell’assise comunale, che non può continuare ad ignorare le difficoltà lavorative di tanti cittadini del centro storico».