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Lecce, un colosso di nome «Deghi»: Azienda modello nel Salento

 
Vincenzo Sparviero

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Vincenzo Sparviero

deghi

Polo logistico da 130mila metri quadrati e settanta nuove assunzioni

Venerdì 24 Febbraio 2023, 13:10

LECCE - Due garage. E neanche tanto grandi. Seicento euro presi in prestito dalla madre per acquistare un computer e - da allora - non si è più fermato. Comincia così l’«avventura» di Alberto Paglialunga nel mondo dell’imprenditoria che nel giro di qualche anno lo ha visto crescere in maniera esponenziale fino a creare un autentico «impero» nel mondo dell’e-commerce tanta da fare concorrenza alle più grandi multinazionali. Il settore va gonfie vele e – sia pure allettato da proposte che arrivano da ogni parte d’Italia e anche dall’estero – Paglialunga ha deciso di restare nel Salento, dove ha creato un marchio ormai noto in mezzo mondo e che continua a regalargli soddisfazioni.

Ora, l’imprenditore guarda al futuro: un futuro, per la verità, che non appare poi tanto lontano. Un anno di tempo e nascerà un deposito con magazzino esteso su 50mila metri quadrati coperti in un’area che ne misura complessivamente 130mila. «Deghi spa» ha ormai tutto pronto per costruire nella zona industriale di Lecce uno dei più importanti poli logistici d’Italia. Si tratta del primo investimento nel perimetro salentino della Zes Adriatica Puglia-Molise. Lavori per un anno e poi la nuova realtà produttiva sarà a pieno regime, con una settantina di nuovi posti di lavoro nel giro di ventiquattro mesi. Un progetto, questo, che risale ad almeno un paio di anni addietro e che alla fine del 2021 è stato accolto con la consegna dei suoli accordata da Asi nell’ottobre scorso ottobre.

Attualmente, manca solo l’autorizzazione unica da parte del commissario della Zona economica speciale Manlio Guadagnuolo che consentirà all’azienda di beneficiare di notevoli agevolazioni fiscali. Era da tempo che la «Deghi», fondata dall’amministratore Alberto Paglialunga e partecipata da Nova Equity partners e Amaranto Sim, cercava un’area adeguata alle proprie esigenze. Nel recente passato, non sono mancati i tentativi di acquistare o affittare capannoni tra Lecce e dintorni: spazi, comunque, che – sulla base dei progetti e della crescita – apparivano subito insufficienti. Così, la svolta. «Deghi» ha acquistato dieci lotti: terreni abbandonati o con ulivi distrutti dalla xylella, di cui solo tre già edificati. Il tutto in un’area servita dalle reti di urbanizzazione della zona Asi, collocata sul versante ovest dell’estremità nord dell’agglomerato industriale, nei pressi della ferrovia. Una zona accessibile da diversi ingressi posti tra viale Francia, via Austria e via Danimarca.

In questa vasta area è prevista la realizzazione di unico enorme edificio composto da due grandi blocchi di fabbrica - alti 7,90 metri e parzialmente ricoperti da pannelli fotovoltaici (per complessivi 700 Kw) - e quattro banchine di carico e scarico merce, in cui potranno operare contemporaneamente 40 bilici. Ma il progetto non guarda soltanto alla produttività. Nell’area esterna, circa 30mila metri quadri saranno destinati a verde con aiuole e prati, dove saranno messi a dimora alberi e folte siepi. Sarà creato perfino un orto botanico. Ovviamente, un «pensiero» anche ai dipendenti. Oltre alla mensa, previsti tre campetti tra padel e calcetto con relativi servizi igienici e spogliatoi. Ma non è tutto, tra le altre cose, sarà realizzato pure un percorso fitness e una accogliente sala conferenze.

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