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Tifo violento: scontri in campo dopo la partita Nardò - Nocerina, feriti 12 agenti

 
Redazione online

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Tifo violento: scontri in campo dopo la partita Nocerina-Nardò

Lo stadio di Nardò teatro degli scontri

Dodici poliziotti feriti durante le cariche al Giovanni Paolo II. La Silp Cgil : «Tutto prevedibile. Bisogna vietare le trasferte»

Lunedì 21 Novembre 2022, 12:09

15:19

NARDO' - Scontro al termine della partita Nardò-Nocerina. Al fischio dell'arbitro, che ha decretato il 2-2 per la partita valevole per il campionato di serie D, sono iniziati lanci di bottiglie e scontri che hanno coinvolto anche dodici agenti della Questura di Lecce e del commissariato di Nardò rimasti lievemente feriti.

Il campo di calcio ospitava circa 1000 tifosi locali e 130 ospiti giunti da Nocera Inferiore a bordo di pullman e autovetture private. Al termine dell’incontro, durante il deflusso del pubblico, circa 80 tifosi neretini, si sono spostati - è la ricostruzione della polizia-  in direzione del settore ospiti dove i tifosi nocerini attendevano che la situazione si regolarizzasse.

«Nonostante la presenza del dispositivo di ordine pubblico e l’invito della Polizia ad allontanarsi - fanno sapere dalla Questura - i tifosi del Nardò, travisati e armati di mazze, continuavano nelle provocazioni causando da parte dei tifosi della Nocerina lo sfondamento dei cancelli del settore ospiti
intenzionati a venire allo scontro».

Gli agenti di polizia hanno evitato lo scontro fra tifosi, «tuttavia i tifosi della Nocerina non inclini a ritirarsi ingaggiavano con i Reparti di Rinforzo lanciando all’indirizzo delle Forze dell’Ordine oggetti contundenti: pietre raccolte dalle vicine aiuole e bottiglie di vetro».

Per fermare gli scontri sono stati lanciati alcuni lacrimogeni che consentivano di allontanare i neretini e a far salire sui pullman quelli della squadra della Nocerina. Sono in corso da parte della Questura di Lecce e dalla Questura di Salerno approfondimenti investigativi volti ad individuare i responsabili delle azioni illecite. I 12 poliziotti, di cui 6 del reparto Mobile, sono stati medicati in ospedale e riportato pochi giorni di prognosi.

LA REAZIONE

Immediata la reazione della Silp Cgl di Lecce, che dopo aver espresso solidarietà agli agenti nel corso degli incidenti, chiedono di vietare le trasferte.

«Ancora una volta - dicono dal sindacato - un incontro di calcio è stato pretesto per dare sfogo a istinti violenti e criminali che nulla hanno a che fare con il tifo, costituendo inoltre un grave pericolo per l’incolumità degli spettatori presenti, comprese alcune famiglie con bambini al seguito, e degli operatori di Polizia impiegati per il servizio d’ordine. Tuttavia - continuano -  è anche necessario rilevare che quanto accaduto ieri non è un fulmine a ciel sereno perché, purtroppo, era prevedibile che quanto evitato ad esempio per l’incontro Nardò-Fasano di qualche settimana prima o poi sarebbe dovuto accadere, come infatti è avvenuto ieri».

«A nostro avviso, i Daspo e le denunce successive per quanto accaduto - dicono -  pur necessari, servono a poco. L’impiego di decine di uomini e mezzi, con dispositivi di sicurezza degni di manifestazioni ben più consistenti numericamente e importanti dal punto di vista culturale e sociale per eventi sportivi, anche di categorie minori, appare ingiustificabile in considerazione del fatto che i predetti eventi sportivi, qualora chi li organizza non sia in grado di garantirne la sicurezza a proprie spese, potrebbero anche svolgersi senza pubblico, a questo punto non necessario, o almeno vietando le trasferte a rischio consentendo, in tal modo, di abbattere i costi per la collettività».

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