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Lecce, dopo le minacce presidente Sticchi Damiani sotto vigilanza: «Il fatto non c'entra col calcio»

 
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Lecce, dopo le minacce presidente Sticchi Damiani sotto vigilanza

Ieri erano state messe teste di maiale su porte casa e studio. Oggi ha seguito l'amichevole dei giallorossi

Mercoledì 13 Luglio 2022, 16:09

19:58

Dopo l’atto intimidatorio in stile mafioso con due teste mozzate di maiale fatte trovare ieri mattina dinanzi ai portoni dello studio legale e dell’abitazione del presidente del U.S Lecce, Saverio Sticchi Damiani, la prefetta di Lecce, Maria Rosa Trio, ha disposto un servizio di vigilanza generica radiocollegata a protezione del professionista. La misura, decisa di concerto con le forze di polizia, è stata disposta per garantire la tutela dell’incolumità del professionista salentino, noto non solo per il suo ruolo a capo della dirigenza giallorossa, ma anche per essere un avvocato amministrativista nonché professore associato
di Diritto Amministrativo all’Università del Salento.
Ieri Sticchi Damiani, prima di partire per il Trentino e raggiungere la squadra in ritiro, è stato a lungo ascoltato dagli inquirenti a cui avrebbe riferito di non sapersi spiegare il movente del gesto. Dalla visione delle immagini acquisite da una delle telecamere in funzione nei pressi dell’abitazione sarebbe stata individuata la figura di uomo che di notte cammina sul marciapiede del palazzo dove Sticchi Damiani abita con la moglie. Un’immagine scura che al momento non garantirebbe l’identificazione del soggetto. Gli investigatori della Digos e Squadra Mobile sono propensi ad escludere la pista calcistica così come quella della criminalità organizzata all’origine del gesto.

«Dopo l’episodio spiacevole di ieri ho sentito tanto affetto e l’abbraccio forte del Salento, e ci tengo a precisare che in questo triste episodio c'è la magistratura che sta facendo il suo lavoro. Io mi sento perfettamente tutelato, garantito dal mio Stato, dalla magistratura che proteggerà me e la mia famiglia. Ma quello che posso dire con certezza, quella che è la mia percezione, che questo è stato un episodio che nulla c'entra con il calcio, che nulla c'entra con il Lecce. In questi cinque anni ho sempre e solo vissuto l’affetto e l’entusiasmo della gente e dei tifosi». Lo ha detto il presidente dell’Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani che ieri è stato oggetto di un episodio intimidatori a Lecce dove sconosciuti hanno messo dinanzi alla sua casa e al suo studio legale due teste di maiale.

«Ho raggiunto ieri sera la squadra a Folgaria - ha detto - ma il mio arrivo in ritiro era già previsto da tempo e non ho voluto modificare il mio programma: avevo voglia di stare con i ragazzi e toccare con mano il lavoro fatto durante il ritiro. Insomma un pò di aria pura e di ossigeno puro in tutti i sensi dopo l’episodio di ieri». «Tanto l’affetto ricevuto qui a Folgaria dai tifosi - ha detto ancora - come tanto l’affetto che ho riscontrato e ricevuto, con il territorio che si è stretto in maniera incredibile attorno a me ed alla mia famiglia. Ho sentito e toccato la vicinanza della mia terra, della mia città, del Salento tutto e della gente che ha voluto vivere al mio fianco questa esperienza difficile, e che mi ha voluto dare un segnale tangibile di presenza e di affetto».
Sticchi Damiani oggi ha assistito all’amichevole del Lecce contro il Bochum a Bressanone.

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