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Invitate al matrimonio nel Salento, non possono ritornare in Ucraina

 
Irene Tommasi

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Irene Tommasi

Invitate al matrimonio nel Salento, non possono ritornare in Ucraina

La sposa e le invitate ucraine

L’angoscia di Karyna, che a Zaporizhzhia vive con il figlioletto di due anni

Mercoledì 02 Marzo 2022, 14:17

MARTANO (Lecce) - Il matrimonio tra Emanuele Stomeo, architetto di Martano, e Tatyana Mamay, ventiquattrenne ucraina di Zaporizhzhia, è un misto di emozioni. Alla cerimonia civile, celebrata il 22 febbraio nella sala consiliare dalla vicesindaca Antonella Tremolizzo, erano presenti anche due amiche della sposa: Kateryna Mitieva, 22 anni, residente a Kahrkiv, e Karyna Radchenko, 23 anni, di Zaporizhzhia, con la sorella minore di 10 anni. Le ragazze avrebbero dovuto lasciare il Salento non appena terminati i festeggiamenti, ma il precipitare delle vicende le ha costrette a bloccare il rientro in patria.

«Una situazione terribile - dice l’architetto Stomeo - le ragazze non hanno pace e vivono in uno stato di fortissima tensione». E puntualizza: «Sarebbero dovute ripartire il 24 mattina, ma la madre di Karyna ha detto alla figlia di non farlo, a causa del precipitare degli eventi. La situazione era fuori controllo, troppo pericolosa, i bombardamenti si sentivano ovunque». La ragazza è madre di un figlio di due anni, rimasto a Zaporizhzhia. E non demorde dal suo proposito di raggiungerlo: è andata fino all’aeroporto di Fiumicino, ma i voli per l’Ucraina il 24 mattina risultavano sospesi.

«Così Karyna è stata costretta a rientrare a Martano, tra l’angoscia e lo strazio - dice Stomeo - ogni giorno è un brutto risveglio per le nostre amiche, ammesso che riescano a dormire. Ieri la madre di Kateryna, funzionario di polizia che vive a Kahrkiv, le ha inviato un video terrificante. Dal Kharkiv Regional State Administration, che ospita gli uffici delle forze dell’ordine, si levava una forte esplosione, una parte dell’edificio era stato colpito dai bombardamenti».


Nemmeno la moglie dell’architetto salentino vive giorni sereni: «Tra l'altro, è in dolce attesa, ma vive un continuo stato d’ansia per la nonna materna, ottantasettenne, che vive da sola al decimo piano di un palazzo di Zaporizhzhia, senza acqua e senza luce. Per ora riesce a raggiungerla telefonicamente, e durante le chiamate si sentono forti esplosioni che non lasciano presagire nulla di buono».


Emanuele Stomeo si sta occupando della permanenza in Italia delle due ragazze: «La mia prima preoccupazione è stata quella di dare loro una collocazione stabile anche richiedendo l’asilo politico. Un grosso aiuto ci è stato dato dalla cooperativa Arci Lecce Solidarietà, grazie a loro siamo riusciti a trovare una casa per accogliere le tre giovani donne». Un ringraziamento Stomeo lo rivolge anche all’amministrazione comunale di Martano «per tutto il supporto morale e pratico che ci stanno fornendo».


Il sindaco di Martano, Fabio Tarantino, e la vicensindaca, Antonella Tremolizzo, assicurano: «Continueremo a fornire, per quello che sarà necessario, tutto l'aiuto possibile». E augurano alle ragazze «di poter riabbracciare i loro cari quanto prima».

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