LECCE - La Corte d’Appello di Lecce ha riabilitato la posizione della 'Salento Security srl' di Rossano Marchello, colpita da interdittiva antimafia lo scorso aprile 2020, firmata dall’allora prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta. Il Giudice Penale, accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Saverio Sticchi Damiani e dell’vvocato Francesco Spagnolo, ha disposto, in via definitiva, la sospensione dell’interdittiva antimafia e la prosecuzione dell’attività della Salento Security mediante l’ammissione dell’impresa all’Istituto del Controllo Giudiziario.
La società colpita dall’interdittiva forniva il servizio di steward allo Stadio di Via del Mare durante le partite del Lecce. Con l’ordinanza la Corte d’Appello ha escluso qualsivoglia contiguità di Rossano Marchello e della Salento Security con la criminalità organizzata rilevando, sulla base di tutte le intercettazioni in suo possesso, come lo stesso sia stato piuttosto «vittima dell’azione violenta dei clan». Tale pronuncia ribalta quanto sostenuto dal giudice di primo grado che aveva rigettato l’istanza. Il provvedimento di interdittiva era scaturito sulla base del presunto pericolo di infiltrazione mafiosa emerso nell’inchiesta 'Final Blow' della Direzione distrettuale antimafia (Dda) e dei poliziotti della Squadra mobile, che all’epoca vide 72 persone colpite da misure cautelari, in parte con l’accusa di avere partecipato, o di avere orbitato o avere fatto gli interessi del clan della Sacra corona unita di Lecce guidato dal boss ergastolano Cristian Pepe

Decisione della Corte d'Appello, 'era vittima dei clan'
Martedì 19 Gennaio 2021, 21:27
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