Sabato 06 Settembre 2025 | 16:36

Gallipoli, onde allagano nido di tartaruga: niente da fare per 91 uova

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Gallipoli, onde allagano nido di tartaruga: niente da fare per 91 uova

L’esperto: «È la conferma che serve un monitoraggio per permettere le schiuse»

Domenica 14 Luglio 2019, 11:17

17:10

GALLIPOLI - Il mare scopre un altro nido, ma stavolta per le 91 uova deposte è troppo tardi: tutti morti gli embrioni al loro interno.

Il rinvenimento, nell’area del lido Sottovento, alla Baia Verde, è stato anche questa volta casuale. Venerdì pomeriggio, sotto una coltre di sabbia già bagnata, lambita dalle onde, emergevano alcune uova di tartaruga. Immediato l'intervento di Legambiente, così come l'allerta al Centro recupero tartarughe marine. Per quanto l’intervento sia stato tempestivo, però, il biologo Piero Carlino, responsabile del Centro, ha subito capito che c'era ben poco da fare. Le uova erano bagnate. Raggiunte dall'acqua, la cova si è interrotta, e la natura ha fatto il suo corso.

«Purtoppo il nido è stato scavato troppo vicino al mare - spiega Piero Carlino - proprio come è accaduto per quello vicino all'ecoresort Le Sirenè. In quel caso, però, siamo stati fortunati. La tartaruga è stata avvistata e abbiamo immediatamente messo in sicurezza le uova, spostandole di dieci metri rispetto al punto in cui sono state deposte. Stavolta non è stato così».

È la riprova, se mai ce ne fosse bisogno, di quello che Carlino sostiene da tempo: «C'è bisogno di un serio progetto di monitoraggio delle nidificazioni. È il terzo nido che scopriamo nel Salento, ed è la conferma che ormai non si tratta di fenomeni isolati ma di un processo di ripopolamento delle nostre spiagge da parte delle Caretta caretta».

Ma i monitoraggi auspicati dal centro costano, ed è proprio sulla esiguità dei fondi che si infrangono le speranze di studi adeguati e salvaguardia della specie. Poche settimane fa, il Centro si è fatto promotore di una cena solidale per raccogliere fondi a tutela delle tartarughe. Il lavoro che svolgono è pressoché volontario, ma per quanto sforzo e impegno possano metterci non basta.

Le 91 uova morte sono state trasferite al centro di Calimera. Saranno oggetto di studio. Si capirà quando sono state deposte e cosa abbia potuto determinare una deposizione così vicina al mare. Forse un ostacolo, magari un lettino, lungo il percorso della Caretta caretta, o più verosimilmente il cambiamento delle condizioni della spiaggia. Arrivata in un periodo di bassa marea, la tartaruga si è fermata a scavare pensando di aver raggiunto la base del cordone dunale. Ma così non è stato. Le speranze, ora, sono tutte riposte negli altri due nidi di Gallipoli e Torre Vado. Tutto procede per il meglio in vista delle schiuse, previste intorno alla metà di agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)