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Mammografia, azzerate le liste d'attesa, bastano 1-2 giorni

 
Monica Carbotta

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Monica Carbotta

Mammografia, azzerate le liste d'attesa, bastano 1-2 giorni

Il 'modello Lecce' funziona, il percorso è nato 12 anni fa grazie all'associazione Sos per la vita

Giovedì 27 Settembre 2018, 09:51

Screening mammografico, Lecce si classifica prima in Puglia e tra le prime d’Italia con un’adesione pari al 75,4%, secondo il Rapporto Bersagli 2017 della Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa. Il modello virtuoso posto in essere dalla asl ha di fatto abbattuto le liste d’attesa per questo tipo d’esame: 42mila le prestazioni di senologia istituzionale effettuate nel 2017; 25.978 le donne tra i 50 ed i 69 anni, contattate in tutto il Salento. Di queste hanno aderito 19.604 donne, ovvero il 75,4%. Sono solo alcuni dei numeri di quello che comincia a definirsi come il “modello Lecce”, nato dalla sintesi del dialogo instaurato tra esperti, pazienti ed associazionismo. Il progetto, perseguito in tre fasi, ha rimesso in ordine la senologia ed azzerato le liste d’attesa. Nella prima fase di attuazione del programma si è distinto il percorso di diagnosi per la donna sana e quello di cura per la donna ammalata. Determinante è risultata la segmentazione delle prestazioni attraverso agende distinte dedicate: routine, per donne asintomatiche con esame ogni 18-24 mesi; follow-up, per pazienti già operate di cancro alla mammella; primo accesso, per donne alla prima mammografia; agenda codice D01, per donne dai 45 ai 49 anni per la sola mammografia gratuita ogni 18 mesi; agenda urgenze, con priorità B, entro dieci giorni, per donne segnalate dal medico di base; agenda dei controlli, per donne con impegnativa dello specialista per controlli a 6 mesi-1 anno; agenda con codice D05, per approfondimento diagnostico, con impegnativa dello specialista. Ultima arrivata è l’agenda per familiarità, riservata alle donne con familiarità al tumore tra i parenti più stretti e positive al test genetico BRCA1. La seconda fase di attuazione del progetto ha concentrato gli sforzi sull’abbattimento delle liste d’attesa. Con questo intento la asl di Lecce ha istituito un gruppo di lavoro per la senologia, di cui fanno parte esperti, medici e rappresentanti dei pazienti e delle associazioni. Un gruppo che fa capo alla direzione sanitaria, pur operando in perfetta collegialità ed in sintonia con il direttore del dipartimento di diagnostica per immagini, Massimo Torsello. È stato possibile raggiungere questi risultati intervenendo sia sull’eliminazione degli sprechi, sia regolando il flusso delle richieste con la creazione di un Cup senologico con operatrici adeguatamente formate. Parallelamente si è investito, oltre che sugli strumenti informativi, anche sulle tecnologie. Sono stati potenziati gli ecografi già in uso e sono stati acquistati nove mammografi 3D di ultima generazione, distribuiti tra il polo oncologico ed i dieci distretti socio sanitari. Si è contribuito inoltre a migliorare l’archiviazione dei documenti e la lettura in remoto dell’esame. Le buone pratiche e la funzionale divulgazione delle informazioni hanno coinvolto anche i medici di base e le strutture convenzionate, integrate nel cup senologico centralizzato. La terza fase del programma di riordino è stata dedicata al percorso di cura. La donna risultata positiva allo screening viene affidata alla breast unit, dove un’equipe multidisciplinare ne elabora il percorso terapeutico individuale.

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