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«Signora, è presto». Va a casa e partorisce

 
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Iniziate le contrazioni, era andata all'ospedale di Gallipoli ma i medici l’avrebbero rassicurata e rimandata indietro

Lunedì 07 Maggio 2018, 12:30

TAURISANO - Dall’ospedale la rimandano a casa perché il parto non sembra imminente. Ma dopo poche ore partorisce nella sua abitazione, assistita dal marito. È la disavventura, fortunatamente a lieto fine, vissuta da una coppia di Taurisano e dalla neonata che ha visto la luce alle sei di ieri mattina in maniera del tutto inusuale.

Nella notte tra sabato e domenica, la coppia di neo genitori raggiunge l’ospedale di Gallipoli perché la donna, 27 anni, aveva iniziato ad avere le contrazioni. A quanto pare, però, i medici la rassicurano e le dicono che il parto non sarebbe stato imminente, consigliando ai due di tornare a casa. Alle 6 di ieri, poi, l’improvvisa rottura delle acque e l’inizio di forti contrazioni. La coppia ha due alternative: mettersi in macchina per raggiungere l’ospedale di Gallipoli o quello di Tricase (nella vicina Casarano, infatti, il punto nascita è stato recentemente chiuso), oppure chiamare il 118 e attendere l’arrivo di un’ambulanza. Ma non c’è stato tempo per mettere in atto nessuna delle due soluzioni: la bambina, infatti, aveva già deciso che erano quelli il momento e il luogo per venire alla luce.

Fortunatamente, ad assistere la 27enne c’erano la madre e il marito, che - con l’aiuto telefonico del 118 - sono riusciti a far nascere la bambina in casa. La piccola, però, appena ha visto la luce non dava segni di vita: solo dopo alcuni lunghissimi momenti di silenzio, ha iniziato a piangere, facendo tirare un sospiro di sollievo a mamma e papà.

La 27enne e la neonata sono state soccorse da un’ambulanza del 118 proveniente da Ugento (un infermiere ha provveduto a tagliare il cordone ombelicale) e accompagnate all’ospedale «Cardinale Panico» di Tricase per tutti gli accertamenti necessari e per il ricovero. Fortunatamente, la vicenda si è conclusa nel migliore dei modi, per la gioia di mamma e papà.

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