BARI - «Noi residenti nella zona, lo abbiamo simpaticamente chiamato “tombino Ryan”, prendendo spunto dal titolo di un notissimo film di guerra» così Vito Tarantino (autore della foto) racconta la vicenda alla Gazzetta del tombino in via Bellomo a Bari. Il tombino Ryan è uguale a un cratere bellico, forse a causa delle piogge, forse più probabilmente e semplicemente perché i lavori del manto stradale sono stati eseguiti, per dirla mutuando elegantemente da una celebre espressione barese, alla “organo riproduttivo del cane”.
Di fatto la triste storia è presto raccontata: da un paio/quasi tre settimane, il tombino Ryan ha ceduto inabissandosi in parte di circa 10 centimetri rispetto al manto stradale, creando un gradino assai pericoloso per le auto, ma pericolosissimo per moto, bici e monopattini. Vabbè, rotto un tombino se ne fa un altro, è la speranza. Probabilmente la regola non vale per i solerti funzionari della cosa pubblica locale. Infatti ci si è limitati a sistemare attorno altrettanto pericolosissime transenne al centro della carreggiata e poco visibili nelle ore notturne, e il povero Ryan è rimasto così. In attesa della disgrazia.