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Botta e risposta tra Galletti ed Emiliano

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti

il ministro Galletti

Mercoledì 29 Marzo 2017, 09:42

12:14

Il progetto Tap è «un’opera importante per un duplice motivo. Da un lato concorre a spingere il Paese nella direzione di un mix energetico più equilibrato, dall’altro il gasdotto è un’infrastruttura che rende l’Italia meno dipendente, per esempio, dal carbone. Vuol dire che il maggiore utilizzo di gas contribuirà a rispettare gli impegni assunti con gli accordi di Parigi sul clima».
Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, sottolineando che "sono stati valutati 14 scenari alternativi, prima di concludere che la soluzione corretta era stata individuata a Melendugno».
Quanto alle proteste, se le aspettava, ma «a dire il vero non così eccessive», precisa. «Credo sia sempre giusto accettare le manifestazioni di dissenso, ma se rimangono in un ambito pacifico. Non mi pare, purtroppo, sia questo il caso». «Il punto è che se continuiamo a cavalcare le pulsioni più basiche, assecondando le piazze e i personalismi, ci ridurremo a perdere continuamente delle occasioni di crescita e di sviluppo».

Il ministro ricorda «che per mesi sono state svolte tutte le valutazioni necessarie, anche da organismi indipendenti da ogni indirizzo politico. A valle di questo lungo iter autorizzativo abbiamo dato il via libera al progetto stabilendo, tra l’altro, una serie di prescrizioni. Sentire il sindaco di Napoli de Magistris che si avventura in un paragone tra l’attuale protesta e i movimenti di liberazione, mi pare un’esagerazione. Una sortita di chi vuole solo costruirsi una fortuna politica. Ricordo, piuttosto, che si tratta di 211 alberi di ulivo che, una volta ultimati i lavori, verranno ripiantati».

Galletti ha aggiunto nel corso della giornata: «Non voglio fare polemiche con Emiliano, ma non c'è nessun motivo per fermare un’opera che rispetta l’ambiente e la legge. Questo dice la Via - rigorosissima e durata anni - e a questo ci dobbiamo attenere se siamo uomini di Stato. Non si tiri in ballo la polizia, che fa il suo lavoro in modo serio e in condizioni difficili - ha aggiunto il ministro a margine di un convegno sull'efficienza energetica -. Stiamo ai fatti, a un’opera che rispetta l’ambiente e che porta sviluppo sostenibile alla Puglia e all’Italia».

«Non sono mai andato lì proprio per mandare la scusa a persone come Galletti di dire che non ci stiamo contrapponendo ad una sentenza. La nostra è una contrapposizione politica, non giudiziaria». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando oggi con i giornalisti degli scontri in corso tra manifestanti anti-Tap e forze dell’ordine a Melendugno (Lecce). Emiliano ha detto che «oggi vengo rappresentato dal ministro dell’Ambiente come uno si contrappone alla legge» e per questo ha aggiunto che "Galletti prima di dire cose del genere forse dovrebbe guardare ad una vita intera».
«Io - ha aggiunto Emiliano - non sono andato in quel cantiere, nonostante la voglia di essere al fianco delle popolazioni e dei sindaci, proprio perché io non mi sono mai contrapposto alla polizia. La polizia per me ha un valore che potete solo immaginare. Quelli sono i poliziotti salentini con i quali abbiamo fatto la lotta la Sacra Corona unita. Vederli schierati dallo Stato contro i sindaci, le famiglie e bambini, mi è sembrato davvero un errore gravissimo».
«Dal punto di vista giudiziario - ha spiegato - noi faremo i nostri ricorsi, abbiamo un ricorso pendente davanti alla Corte Costituzionale e sappiamo obbedire alle sentenze». «Ma dal punto di vista politico - ha sottolineato - il governo sta commettendo un errore gravissimo a confermare la localizzazione a San Foca». "Noi - ha concluso - dovremmo spostarci di 30 km e risolvere in pace questa vicenda. Non è difficile ci speriamo ancora».

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