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Cassazione - La morte di Mussolini è «da archiviare»

 
Cassazione - La morte di Mussolini è «da archiviare»

Giovedì 10 Aprile 2008, 00:00

03 Novembre 2024, 18:46

ROMA - La Cassazione chiude definitivamente il procedimento e le indagini sull'uccisione di Benito Mussolini, aperto lo scorso anno su iniziativa di Guido Mussolini, nipote del Duce. La I/a sezione penale ha, infatti, appena dichiarato «inammissibile» il ricorso presentato dal discendente del Duce contro l'archiviazione del caso disposta lo scorso 1/o ottobre dal Gip di Como.

Questa mattina il «No» alla riapertura delle indagini e dell'inchiesta sull'uccisione di Benito Mussolini era venuto dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Alfredo Montagna, che aveva chiesto, ai giudici della Prima sezione penale della Suprema corte, di dichiarare «inammissibile» il ricorso proposto da Guido Mussolini, nipote del Duce, contro l'archiviazione del caso disposta dal giudice per le indagini preliminari ("gip") di Como del 1° ottobre 2007.

Contro la decisione del giudice di Como i legali di Guido Mussolini, avvocati Carlo Morganti e Luciano Randazzo, hanno fatto ricorso sostenendo che la motivazione del "gip" è «meramente apparente» e che l'omicidio del Duce non può essere dichiarato prescritto «perché non si tratta di un omicidio ordinario ma dell'uccisione di un capo di Stato in violazione della legge sui prigionieri di guerra». L'avvocato Morganti - presente stamani in Cassazione anche se l'udienza si svolge a porte chiuse e senza la partecipazione dei legali - sottolinea che «se la Cassazione dichiarerà inammissibile il nostro ricorso avremo la possibilità di chiedere la riapertura del caso in presenza di nuove prove».
Benito Mussolini venne ucciso, durante la guerra di Liberazione, il 28 aprile 1945 a Giulino di Mezzegra nel Comasco, insieme alla sua amante Claretta Petacci, dopo essere stato catturato dai partigiani.

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