Il secondo, Ahmad Fahmawi, di 26 anni è stato ucciso nel campo profughi di Al-Ein nei pressi di Nablus.
L'uomo, che secondo una indagine dell'esercito israeliano, era mentalmente instabile, si sarebbe lanciato contro i soldati. Per quando riguarda Ramallah gli scontri si sono verificati tra l'esercito israeliano e polizia palestinese da una parte e manifestanti palestinesi dall'altra ed hanno riguardato il centro della città fino alle prime luci dell'alba.
Le forze israeliane, impegnate nella ricerca dei tra israeliani scomparsi, stavano stazionando con una decina di mezzi, tra jeep e mezzi blindati, in prossimità della stazione di polizia dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) a pochi passi dalla centrale piazza al Manara.
Un centinaio di giovani provenienti dai vicini campi profughi di Jalazoon, Al Amari e Kaddura, hanno incominciato una fitta sassaiola all'indirizzo dei soldati israeliani che, secondo le prime ricostruzioni, stavano eseguendo un arresto legato al rapimento dei giovani. I soldati, in base a quanto constatato sul posto da fonti locali, hanno risposto con candelotti lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti in gomma e dopo un'ora di confronto con i manifestanti si sono ritirati spostandosi fuori dal centro.
A questo punto i giovani si sono rivolti contro le forze e i mezzi dell'Anp.
La stazione di polizia è stata presa d'assalto ed è stato necessario l'intervento dei reparti antisommossa palestinesi per sedare la protesta che aveva ormai trasformato il centro della città in uno scenario da guerriglia urbana: sampietrini rimossi, cassonetti e pneumatici dati alle fiamme. Secondo fonti mediche palestinesi, oltre ai due morti, una trentina di persone sono rimaste ferite durante gli scontri. (ANSA).