Nei confronti di Fazio era pendente da diversi anni un' ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa emessa dal gip di Catania. La notizia del suo arresto è stata confermata in ambienti giudiziari etnei.
Secondo quanto si è appreso Di Fazio entro questa sera sarà trasferito da Enna a Catania e potrebbe già esser sentito dai magistrati della procura distrettuale etnea.
Umberto Di Fazio ha 43 anni ed era ricercato da cinque anni per associazione per delinquere di tipo mafioso. Il suo nome era inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità che fanno parte del «programma speciale di ricerca» selezionati dal gruppo integrato interforze. Il 28 gennaio 2002 erano state diramate le ricerche in campo internazionale per l'arresto a fini estradizionali.
Umberto Di Fazio è stato arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale di Catania in un paesino in provincia di Enna, all'interno di un appartamento di suoi familiari. Nei suoi confronti era stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione e omicidio. Il latitante è stato condannato già in secondo grado all' ergastolo per l'uccisione di Marsegno Celano, ma su questo delitto è pendente un ricorso in Cassazione e la sentenza non è quindi definitiva.
Di Fazio nel febbraio del 2001 sfuggì a un agguato che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe maturato all'interno di Cosa Nostra nell'ambito della gestione della «cassa comune» delle estorsioni. Di Fazio nel periodo tra il 1999 e la fine del 2000 è considerato ai vertici assoluti di Cosa Nostra a Catania, dopo il suo tentativo di omicidio si è reso irreperibile e la sua leadership si era affievolita, ma secondo alcune recenti intercettazioni agli atti di inchieste della Procura di Catania il suo ruolo era in risalita e stava tornando ai vertici dei clan con l'appoggio della famiglia Ercolano.
I magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania valutano «un successo l'arresto di Di Fazio perchè - aggiungono - è un uomo d'onore di grande spessore criminale».