BARI - Così come il battito di ali di una farfalla in Brasile può causare un tornado in Texas, allo stesso modo il voto favorevole di Antonio Decaro alla risoluzione del Parlamento Ue sul riarmo ha provocato un terremoto nel Pd e soprattutto tra i Dem pugliesi. Complicando, non poco, il percorso per designare l’europarlamentare barese come candidato per le prossime Regionali e aprendo uno scontro con la segreteria nazionale del partito.
Secondo alcuni si è trattato di una mossa ben calcolata da parte di Decaro. E il sospetto di Elly Schlein - fermamente smentito negli entourage degli interessati - è che tutto sia avvenuto sul vecchio asse tra Decaro e Michele Emiliano. Ma per illuminare il contesto bisogna tornare a mercoledì. Il voto del mattino a Strasburgo, che ha visto il Pd dividersi con 10 favorevoli e 11 astenuti rispetto al punto che riguarda il riarmo dell’Europa, è stato il principale argomento di discussione intorno al palco che il pomeriggio ha visto sfilare Michele Emiliano e gli altri maggiorenti Dem a Foggia dove - teoricamente - si doveva parlare di violenze sui medici...
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EMILIANO: MAI PARLATO CON SCHLEIN
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano precisa che non c’è stata nessuna telefonata tra lui e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein mercoledì sera. La telefonata non è mai avvenuta, né mercoledì e nemmeno nei giorni successivi. Si precisa anche che lui non ha avuto alcun ruolo politico nei voti espressi nel Parlamento europeo.