Tre indizi avvicinano il ministro pugliese Raffaele Fitto all’ipotesi di un nuovo incarico in Europa come componente della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Ieri il politico di Maglie, esponente di primo piano di Fratelli d’Italia, ha avuto tra Bruxelles e Roma incontri di alto profilo: prima ha visto la task force comunitaria sul Pnrr e poi nella Capitale il Commissario al Bilancio, l’austriaco Johannes Hahn. Nel frattempo c’è stata l’elezione plebiscitaria della popolare, Roberta Metsola, confermata presidente del Parlamento europeo con un voto molto ampio che potrebbe aver incluso quasi la totalità dei Conservatori.
In questo contesto le dichiarazioni di Fitto possono essere considerate parti di una strategia di rafforzamento del suo ruolo di «cerniera di platino» tra il governo italiano, il mondo conservatore e l’establishment dell’Ue. Questo il commento dopo il dialogo dopo il meeting con la task force sul Piano di ripresa: «L’incontro si è incentrato sull’assessment relativo alla richiesta di pagamento della sesta rata che abbiamo presentato nei giorni scorsi». «Siamo ancora alla fase preliminare ed il lavoro proseguirà nei prossimi mesi dopo la pausa estiva. Sappiamo che la valutazione della Commissione sarà come sempre molto rigorosa ma il clima è molto costruttivo e sono ottimista». L’aggettivo «costruttivo» è la spia di una condivisione costante degli obiettivi italiani con l’Ue, formula che finora ha stroncato sul nascere le ipotesi nefaste di un Piano al rallentatore per l’Italia.
Poi c’è stato il confronto con il Commissario al bilancio e all’amministrazione Johannes Hahn, esponente del Ppe. «Proficuo scambio di vedute. Abbiamo parlato di risorse finanziarie e del prossimo bilancio pluriennale dell’Ue». Questo appuntamento potrebbe essere interpretato come un segnale della disponibilità della von der Leyen a coinvolgere l’Italia nella sua Commissione con un incarico di peso, appunto la delega al Bilancio (a cui si unirebbe anche quella per il Pnrr), dossier che Fitto maneggia da tempo con competenza. Ovviamente tutto dipenderà dagli accordi tra Ursula e Giorgia Meloni, con la tedesca pronta ad aprire ai conservatori non in maniera strutturale, ma accelerando sulla lotta all’immigrazione e sul temperamento degli eccessi ideologici della transizione ecologica.
Anche gli auguri alla neo presidente del parlamento Ue maltese rientrano in questo percorso che avvicina sempre più Fitto al governo europeo: «Congratulazioni a Roberta Metsola per la rielezione. Pronti a continuare il lavoro insieme nell’interesse dei nostri cittadini».
A sinistra, invece, «Mister 500mila preferenze», il dem Antonio Decaro, dopo esser stato candidato dall’area riformista (da Stefano Bonaccini) alla carica di vicepresidente del parlamento, ha dovuto cedere il passo rispetto all’energia con cui la collega Pina Picerno (anche lei di area riformista) ha preteso, non trovando ostilità dalla leader Elly Schlein, la conferma nella posizione occupata già nella passata legislatura.
Decaro verrà adesso indennizzato con la Commissione per lo sviluppo regionale (Regi), ma ha iniziato a conoscere l’imprevedibile conflittualità interna al Pd e alle stesse aree dem. L’ex sindaco di Bari ieri ha postato sui social la sua foto come scrutatore delle schede per l’elezione dei vertici del parlamento continentale (anche nella sua città la tradizione vuole che venisse sorteggiato per questo compito, salvo dover rinunciare subito dopo): «Appena proclamato - scrive su X - ho già fatto carriera. Stamattina sono stato sorteggiato scrutatore nelle elezioni per la nuova presidenza del parlamento europeo. Ho avuto il piacere di essere, insieme a Stefano Bonaccini, tra gli 8 parlamentari che hanno seguito le operazioni di scrutinio per eleggere Roberta Metsola nuova presidente dell’europarlamento. Diamo così il via alla decima legislatura europea».