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Pnrr, Fitto smentisce i ritardi: «Rispetteremo ogni scadenza»

 
Chiara De Felice (Ansa)

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Chiara De Felice (Ansa)

Pnrr, Fitto smentisce i ritardi: «Rispetteremo ogni scadenza»

Secondo una analisi del Sole 24 Ore è stato «raggiunto solo il 28% dei 39 obiettivi indicati»

Sabato 11 Maggio 2024, 11:35

ROMA - La fine del primo semestre 2024 si avvicina e arrivano a scadenza gli obiettivi del Pnrr collegati alla sesta rata da 9,2 miliardi di euro. Ma il percorso non è tutto in discesa: secondo un’analisi condotta per il Sole 24 Ore dall’osservatorio Recovery plan di fondazione promo Pa e università di Tor Vergata, finora è stato raggiunto solo il 28% dei 39 obiettivi da centrare entro giugno. Una cifra, però, subito smentita dal ministro responsabile del piano, Raffaele Fitto: «È evidente che questo dato non corrisponde, in alcun modo, al reale avanzamento del conseguimento degli obiettivi della sesta rata», commenta il ministro secondo cui la percentuale è «priva di fondamento tecnico».

I target raggiunti, scrive il Sole 24 Ore, riguardano soprattutto le riforme, tra cui quella dei fondi di coesione approvata la scorsa settimana dal governo. Ma per il resto «la marcia di avvicinamento ai 39 obiettivi prosegue a rilento». Per il 72% delle misure restanti, in gran parte investimenti - si spiega - c’è da attendersi comunque un’accelerazione con l’avvicinarsi della scadenza, come accaduto anche in passato.

Per il ministro Fitto il dibattito sul Pnrr è «spesso distante dall’effettivo avanzamento del programma di governo e dall’attuazione» del piano, ed è «sereno e fiducioso, consapevole che i fatti smentiranno i processi alle intenzioni ed ipotesi che risultano infondate».

«Spiace leggere notizie sul raggiungimento, ad oggi, del 28% degli obiettivi della sesta rata», una percentuale «facilmente smentibile con la semplice lettura delle informazioni contenute nello stesso articolo, superate dal decreto Pnrr già convertito in legge, che consente all’Italia di raggiungere gli obiettivi programmati», prosegue Fitto. Tutte le amministrazioni, spiega, «sono impegnate al raggiungimento degli obiettivi della sesta e della settima rata del piano, fermo restando che le scadenze intermedie non sono rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei del 2024».

La polemica sullo stato di avanzamento del piano non è nuova, e si riaccende soprattutto a ridosso delle scadenze semestrali. «Sul Pnrr l’accoppiata Meloni-Fitto fa flop, a un mese dal termine dei nuovi target di giugno, solo il 28% degli investimenti viaggia nei tempi previsti», attacca il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca.

Dall’analisi dell’Osservatorio, però, emerge anche una buona notizia sul fronte della spesa effettiva dei fondi: ci sono «segnali che puntano a una crescita della spesa», col monitoraggio di Italia Domani che indica come il 44,3% dei progetti Pnrr è in esecuzione e il 16,3% è alla stipula del contratto. Fitto aveva già ricordato «la complessità della sfida della spesa delle risorse», sottolineando i dati positivi che comunque emergono anche sul quel fronte. Si tratta di un ostacolo noto visto che la prima parte del piano è stata dedicata all’attivazione degli interventi, mentre solo «nella seconda ci sarà la parte di spesa effettiva» che attiverà anche il «contributo positivo alla crescita».

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