BARI - È iniziato il conto alla rovescia per l’appuntamento più atteso della stagione dello shopping estivo ovvero l’avvio dei saldi che, in quasi tutte le regioni italiane, prenderanno il via giovedì 6 luglio, per concludersi, nel caso della Puglia, il 15 settembre. Discorso diverso in Basilicata dove l’avvio è stato fissato al 6 luglio con stop al 6 settembre.
Ciascuna Regione ha una propria normativa specifica in base alle svendite: per la Basilicata si tratta della legge regionale 19 del 1999 modificata e integrata nel 2008. Per la Puglia la normativa di riferimento è il Regolamento regionale n.10 del 2016. La Regione Puglia ha infatti deliberato il posticipo dei saldi estivi, previsti in un primo momento per l’1 luglio. «Le vendite promozionali – precisano da lungomare Nazario Sauro - non sono consentite nei quindici giorni antecedenti l’inizio dei saldi. Inoltre, l’esercente che intenda effettuare una vendita di fine stagione o a saldo deve darne comunicazione al Suap, almeno cinque giorni prima, indicando i prodotti oggetto della vendita, la sede dell’esercizio e le modalità di separazione dei prodotti offerti in vendita di fine stagione da tutti gli altri».
Inoltre, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci ha ribadito che le svendite siano «un momento molto atteso per tutti i commercianti. Sostenere la ripresa del commercio e supportare le attività commerciali che per circa tre anni hanno vissuto le conseguenze delle restrizioni dell’emergenza pandemica è di certo un nostro obiettivo».
Naturalmente, il braccio di ferro più forte è tra le multinazionali, con brand molto diffusi e le realtà locali più piccole e, in questo senso, Delli Noci ha ufficialmente invitato «tutti i pugliesi a favorire il commercio di prossimità, perché ciascuno di noi contribuisca a sostenere il tessuto economico locale».
Ma, in seno a via Gentile, non sono mancate le polemiche. A scatenarle è stato il consigliere Michele Picaro (Fratelli d’Italia) che ha definito il rinvio al 6 luglio «non risolutivo dei gravi problemi economici che attanagliano il settore dell’abbigliamento rispetto alla situazione congiunturale». Picaro ha spiegato di essere «portavoce di un nutrito gruppo di commercianti dell’intero territorio pugliese che, nello specifico, sono gli operatori del commercio di vicinato già schiacciati tra il Black Friday, che ormai dura una settimana, le offerte speciali che, bruciano i saldi, e gli sconti perenni dell’e-commerce. Inoltre lamentano che, a causa dei cambiamenti climatici in corso, sia controproducente attivare i saldi quando la stagione deve ancora iniziare». La proposta è «lo slittamento» del termine iniziale delle vendite di fine stagione. «Non tenere conto dei cambiamenti climatici significa far perdere di valore il vero significato dei saldi che rappresentano un’importante risposta all’incremento generale dei prezzi connesso all’inflazione, nonché un’utile iniezione di liquidità considerato che, dopo un anno ancora difficile, devono far fronte alle spese per l’acquisto delle nuove collezioni».