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Dopo le esercitazioni fra Puglia e Croazia, la portaerei nucleare “G. Bush” arriva a Napoli

 
Armando Fizzarotti

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Armando Fizzarotti

Dopo le esercitazioni fra Puglia e Croazia, la portaerei nucleare “G. Bush” arriva a Napoli

È questo a Napoli il terzo scalo di una portaerei americana nei porti italiani dall’inizio della guerra in Est Europa

Lunedì 28 Novembre 2022, 18:14

NAPOLI - Dopo mesi di operazioni ed esercitazioni congiunte nel mare Adriatico con le Marine militari italiana e francese, fra la Puglia e la Croazia e nello Jonio, a ridosso del Canale d’Otranto, la portaerei nucleare “G. Bush” fa scalo a Napoli. È da ieri in rada il colosso intitolato al 41° presidente degli Stati Uniti ed ex capo della Cia, con i suoi 90 velivoli imbarcati e oltre 5mila militari (fra piloti e marinai), era salpato dalla base navale di Norfolk, in Virginia, ad agosto e ha dato il cambio nel Mediterraneo alla “Truman” nelle operazioni militari decise dal Pentagono e dalla Nato per fronteggiare la crisi dell’invasione dell’Ucraina e fronteggiare eventuali minacce delle forze armate russe. È questo a Napoli il terzo scalo di una portaerei americana nei porti italiani dall’inizio della guerra in Est Europa (l’invasione è scattata il 24 febbraio scorso). Infatti la “Truman” prima di tornare negli Stati Uniti fece scalo a Trieste e anch’essa a Napoli.

Dal punto di vista operativo, la “Bush” ha garantito con i suoi cacciabombardieri F- 18 la difesa aerea della Romania, operando dall’Adriatico e dallo Jonio, e con i suoi elicotteri MH-60 il pattugliamento marittimo alla ricerca di eventuali sommergibili non appartenenti alle forze dell’Alleanza atlantica. La sosta a Napoli arriva dopo recenti operazioni congiunte con le portaerei italiana «Cavour», che ha cooperato con i cacciabombardieri a decollo corto / verticale Harrier, e «De Gaulle» francese, con i cacciabombardieri imbarcati «Rafale». Per l’equipaggio della “Bush” sono questi ora giorni anche di svago, a partire da giovedì scorso, quando è stato festeggiato il “Giorno del ringraziamento”, in una Napoli dove già si respira aria pre-natalizia, pur nel dolore della tragedia della frana che ha colpito la popolazione della vicina isola di Ischia.

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