Domenica 07 Settembre 2025 | 14:55

Ogni giorno cancellati 19 ettari di suolo

 
Nicola Pepe

Reporter:

Nicola Pepe

Ogni giorno cancellati 19 ettari di suolo

E in Puglia le coste erose superano quelle «avanzate»: primato al Salento. A rischio frana 1.752 Kmq di aree

Venerdì 18 Novembre 2022, 12:02

Ogni giorno si consumano in Italia 19 ettari in più di suolo equivalenti a 69,1 chilometri quadrati un anno. Il dato italiano è il più alto degli ultimi 10 anni e colloca il nostro paese, con il 7,13% di copertura artificiale del suolo, al di sopra della media europea (4,2%). Lombardia, Veneto e Campania sono le regioni con i valori percentuali più alti.

Sono alcuni dati resi noti nel corso dell’ultimo report sulla green economy (sulla base anche di una indagine Ispra) che accendono i riflettori su un altro punto debole dell’Italia: la crisi idrica. A causa della crisi climatica, delle ondate di calore e dei lunghi periodi di siccità, il corretto uso, il risparmio e la tutela delle risorse idriche sono di crescente importanza. Anche il rafforzamento del sistema degli invasi va inserito nel contesto di un utilizzo più razionale e di risparmio delle risorse idriche in agricoltura. Non è più rinviabile, inoltre, l’adozione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici, che comprendano aumento della tutela e della resilienza dei corpi idrici, razionalizzazione dei consumi ed eliminazione degli sprechi. Non è più accettabile che, dei circa 10 miliardi di metri cubi all’anno immessi negli acquedotti per gli usi potabili, 4 miliardi siano dispersi durante il trasporto nelle reti.

Altro capitolo, il fronte frane e alluvioni. Nel primo caso, il nuovo rilievo delle coste italiane ha consentito un aggiornamento dei dati sullo stato e sui cambiamenti della linea di costa nel periodo 2007-2019, da cui emerge a livello nazionale che il 19,7% dei litorali sono in avanzamento e il 17,9% in arretramento. A fronte di un progressivo aumento dei tratti di costa protetti con opere di difesa rigide, rispetto al 2000-2007 si rileva un lieve aumento dei litorali stabili e in avanzamento e una diminuzione dell’1% dei litorali in erosione. A livello regionale il quadro è più eterogeneo: la costa in erosione è superiore a quella in avanzamento in Sardegna, Basilicata, Puglia, Lazio e Campania.

Infatti, su 967 chilometri di coste censite, la Puglia dal 2007 al 2019 ha registrato una quota di «erosione» pari a 95 chilometri e 77 in «avanzamento» (cn un differenziale negativo di 17 chilomtri). Idem per la Basilicata che, a fronte di 10 chilometri «avanzati», ne vede 31 erosi. Su base provinciale, le zone più «colpite» sono Brindisi (13, 5 coste erose rispetto ai 4,4 Km di avanzamento, Lecce (19,2 e 12,2), Taranto (15 e 10,3 Km); Bari «recupera» poco più di 2 chilometri, la Bat poco meno di uno mentre la provincia di Foggia resta pressocchà invariata.

Complessivamente il 93,9% dei comuni italiani (7.423) è a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. Su un totale di oltre 14,5 milioni di edifici, quelli ubicati in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata sono oltre 565.000 (3,9%), quelli ubicati in aree inondabili nello scenario medio sono oltre 1,5 milioni (10,7%).

Il pericolo frana si classifica in quattro aree: molto elevata (P4), elevata (P3), media (P2) e moderata (P1).

In Puglia, su una superficie complessiva di oltre 19mila e 500 chilometri quadrati, le aree a rischio frana interessano un’area di 1.752 Km quadrati (il 9%): di queste solo circa 600 kilometri quadrati sono collocati in zona di pericolosità «molto elevata» (121) e elevata (474), mentre la restante parte è collocata soprattutto in area moderata (1.125 Km quadrati).

Per quanto riguarda la Basilicata, invece, su poco più di 10mila chilometri quadrati di territorio, quello a pericolosità frana sfiora quasi il 20% (19,4). In dettaglio poco più di 600 sono collocate in fascia «elevata» e «molto elevata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)