BARI - Visto da Roma in giù il nuovo governo suscita speranze ma anche timori. C’è chi ha subito fatto notare la «trazione nordista» della squadra di Giorgia Meloni, dove è prevalente la presenza di ministri settentrionali. Ma il vero spauracchio è Roberto Calderoli, delegato ad Affari regionali e Autonomie, considerato un ultrà dell’autonomia differenziata, la «secessione dei ricchi» (per dirla con la definizione coniata da Viesti), tanto temuta alle nostre latitudini.
Il contraltare, però, è il ruolo di punta di Raffaele Fitto, ministro agli Affari europei e Coesione, cui...