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Il Pd a Taranto: «Rinnovabili e addio carbone»

Il Pd a Taranto: «Rinnovabili e addio carbone»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

A Brindisi la prima comunità ad energia rinnovabile: bollette meno care

L'onorevole Ubaldo Pagano propone anche la riforma del Reddito di cittadinanza. Oggi appuntamento con Letta

Domenica 11 Settembre 2022, 13:54

TARANTO - Onorevole Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, si ricandida dopo il primo mandato nel collegio plurinominale di Taranto-Altamura. Tre provvedimenti parlamentari di cui va orgoglioso?

«I più importanti sono quelli destinati a situazioni rimaste per decenni inascoltate. Taranto, innanzitutto: siamo riusciti a finanziare una buona parte di fondi per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 e con un mio emendamento abbiamo stanziato le risorse necessarie per rendere la SS 7 tra Taranto e Massafra a 4 corsie, un’opera fondamentale per connettere la città e il suo porto alla rete autostradale. E poi due misure a cui tengo molto: la stabilizzazione dei medici e infermieri precari della sanità e lo sblocco delle assunzioni di assistenti sociali nei comuni, che soprattutto al Sud sono lontanissimi dall’essere sufficienti».

Dossier Ilva. Lo Stato scommette sulla decarbonizzazione. In che tempi?

«La decarbonizzazione è il presupposto affinché l’ex Ilva possa avere un futuro. Una valutazione preventiva del danno ambientale e sanitario che ci dica quanto acciaio si può produrre, senza conseguenze su ambiente e salute dei tarantini è, invece, un presupposto per mantenere attiva la produzione anche nel presente. Per la decarbonizzazione completa degli stabilimenti, poi, il termine del 2026 non è fantascienza. Serve usare le risorse esistenti e dimostrare la volontà politica di procedere speditamente. Lo Stato, soprattutto dopo l’ingresso nella società, deve dare un segnale di discontinuità alla comunità tarantina».

Taranto non è solo acciaio…

«In questi anni, insieme a Emiliano e Melucci abbiamo fatto tantissimo per smontare questa brutta associazione con la siderurgia: è una città ricca di risorse, dal potenziamento del porto, fino ai grandi investimenti per la mobilità sostenibile, dalla rigenerazione urbana ai progetti per l’attrattività turistica».

Sul Reddito di cittadinanza, destra e Calenda insistono per cancellarlo.

«Il Reddito ha tenuto lontani un milione di italiani dalla povertà. È una misura da migliorare, soprattutto affinché non diventi un incentivo a smettere di cercare attivamente un lavoro per chi è nelle condizioni di lavorare. Ma anche da difendere perché i dati ci dicono che la grande maggioranza dei percettori non è in queste condizioni. Chi vuole abolire il RdC non ha mai guardato in faccia la povertà, né ha interesse a tutelare tutte quelle persone che si trovano in uno stato di bisogno. Il Pd, al contrario, non volterà mai loro le spalle».

In Puglia c’è il nodo organici nella sanità. Che può fare il governo nazionale?

«Negli ultimi 20 anni la Puglia ha dovuto garantire i servizi con la metà del personale in dotazione a Regioni come Emilia-Romagna e Toscana, con lo stesso numero di abitanti. Da Roma ci aspettiamo un passo avanti sulle stabilizzazioni e sulle nuove assunzioni, come sul fronte formativo: bisogna garantire tante borse di specializzazione in medicina quanti sono gli studenti laureati».

Raddoppio Tap e rigassificatore (possibile) a Brindisi. La Puglia può diventare hub energetico nazionale?

«La Puglia riveste già un ruolo da protagonista nella strategia energetica nazionale. Siamo il primo produttore del Paese di energia pulita. Dobbiamo continuare a investire nelle rinnovabili e valutare con attenzione investimenti che vadano in altre direzioni come quello del rigassificatore. Negli scorsi mesi ho sollevato la questione davanti al Ministro Cingolani: siamo certi che una scelta del genere a Brindisi, come a Taranto, non incida sui già delicatissimi equilibri ambientali di questi territori?».

Oggi con Letta, Emiliano e De Luca a Taranto. In cosa differisce la proposta dem per il Sud rispetto a quella della Meloni e di Salvini?

«Il Pd è l’unico partito ad avere un progetto per il Mezzogiorno. Difendere e potenziare le risorse del Pnrr e del Piano Sud 2030 per infrastrutture, territorio, sanità, sviluppo è un obiettivo prioritario. La destra, invece, è totalmente assente dal dibattito. Anzi, ascoltiamo quotidianamente proposte allucinanti di rimodulazione del Pnrr che non farebbero altro che mettere in pericolo le risorse per il Sud. Il volo del 25 settembre servirà anche a questo: impedire a Meloni e Salvini di relegare il Mezzogiorno nell’oblio dove è stato tenuto per decenni».

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