Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) - "Per chi ha una diagnosi di cancro e deve curare la malattia, le liste d'attesa sono umanamente difficili da accettare. Una delle maggiori sfide all'interno della Rete oncologica regionale è proprio la tempestività della presa in carico dei pazienti. Per questo motivo dobbiamo cercare di migliorare le liste d'attesa. Quando sono troppo lunghe, infatti, rappresentano uno dei grandi determinanti del danno economico per i pazienti, perché aspettare per un tempo lungo la prestazione nel servizio pubblico se si ha un tumore è umanamente difficile da accettare, e quindi proprio il cancro è il motivo per cui si mette mano alla tasca se l'attesa è troppo lunga". Così all'Adnkronos Saute Francesco Perrone, presidente nazionale dell'Associazione italiana oncologia medica, oggi a Roma a margine dell'apertura del XXVII Congresso nazionale Aiom, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le liste d'attesa "sono sicuramente una materia sulla quale c'è grande allerta in tutto il Servizio sanitario nazionale, in tutte le strutture oncologiche - spiega Perrone - Siamo ancora in attesa di vedere l'impatto positivo dei recenti provvedimenti di tipo nazionale, ma non dimentichiamo che in Italia in termini organizzativi vale il meccanismo dei Servizi sanitari regionali. Quindi in realtà per dare una risposta seria bisognerebbe sempre poter fare un'analisi differenziata per regione. Ci sono contesti nei quali le reti oncologiche regionali funzionano e funzionano bene. Io sono fiero di vivere in Campania, una regione che sul piano dell'efficienza della Rete oncologica regionale sta facendo passi da gigante".















