MICHELE DE FEUDIS
Lo schema Salvini Premier applicato alla Puglia. È più di una tentazione per i leghisti nella regione, che sono già al lavoro, in autonomia per le prossime elezioni amministrative e hanno già messo in campo per le comunali nei comuni capoluogo di Barletta e Brindisi dei percorsi autonomi dal centrodestra tradizionale. «Siamo per un cambio di passo nel centrodestra, e lo dimostreremo nelle elezioni di primavera, mettendo in campo nelle città una proposta in linea con la carica di rinnovamento proposta da Matteo Salvini»: questa la rotta dettata dal neodeputato Rossano Sasso, già critico dei riti dei conservatori per le candidature alle ultime regionali e nelle scorse amministrative.
Nelle ultime consultazioni locali, sotto le insegne della lista Noi con Salvini - progetto che sarà a breve ufficialmente accantonato con l’ingresso della classe dirigente meridionale nella nuova Lega nazionale - il risultato più eclatante fu conseguito a Santeramo, dove il candidato sindaco Giovanni Riviello raccolse il 9,18%, mentre meno convincenti furono le presenze del Carroccio a Martina Franca (l’aspirante sindaco Angioletto Gianfrate raccolse il 3%) e Lecce (la lista nella coalizione di centrodestra prese solo lo 0,6%).
Forti del consenso registrato nelle ultime politiche (oltre 135mila voti e una percentuale del 6,18 alla Camera che ha «generato» due deputati, Sasso e Anna Rita Tateo, e il senatore Roberto Marti) i leghisti hanno individuato i propri candidati sindaci in partite che avranno una rilevanza regionale e non solo. A Brindisi la Lega è parte di un cartello denominato «Fronte identitario» che, intorno all’avvocato Massimo Ciullo - già assessore nella benemerita giunta di centrodestra guidata da Mimmo Mennitti - ha aggregato Fratelli d’Italia, il Movimento nazionale per la sovranità (area Alemanno) e alcuni movimenti civici. Questa operazione avviene in aperto contrasto con Forza Italia che ha invece instaurato nelle scorse settimane un dialogo con altre forze centriste (già schierate con l’ex sindaco Angela Carluccio). A Barletta i salviniani (che alle politiche hanno raccolto il 4,92%) puntano su Flavio Basile, consigliere comunale uscente, leader della lista civica Adesso Puoi, all’opposizione della giunta Cascella.
Poi c’è la roccaforte pugliese di Alberto da Giussano: a Vico del Gargano, la Lega ha conquistato il miglior risultato regionale con il 12,3%, e per questo sostiene la corsa a sindaco, con una lista civica, del giovane dirigente Daniele Gusmai, 25 anni, considerato «un nativo leghista» dal momento che ha aderito al progetto ben quattro anni fa.
Attenzione per la «nuova» Lega si registra anche in Via Capruzzi, dove in consiglio regionale siede Andrea Caroppo, esponente salviniano e promotore dell’associazione «Sud in testa»: nei giorni scorsi - secondo voci - ci sarebbero stati contatti, preliminari a nuovi ingressi, con altri consiglieri regionali.
Dalla Capitanata al Salento, intanto, decine di consiglieri comunali e assessori hanno bussato alla porta della Lega: la prossima settimana potrebbero essere ufficializzate adesioni di peso in un capoluogo pugliese.