«Nel mercato dei sociali vince l'urlo»: con questo titolo al suo editoriale, il direttore di Epolis, Dionisio Ciccarese, annuncia la chiusura del giornale che veniva stampato e diffuso a Bari da sette anni. Una scelta dettata da difficoltà conseguenza della generalizzata crisi che morde il il settore dell'editoria. «Quello che avete tra le mani o che state leggendo sul nostro sito o con la nostra app sul vostro tablet è l’ultimo numero del vostro quotidiano EPolis Bari» scrive Ciccarese. Per l'esattezza, Epolis (di cui è editore Giacomo Gorjux) ha operato per 2657 giorni.
«Fake news e manipolazione delle informazioni (foto, video, testi) - scrive Ciccarese - non sono un fenomeno generato dai social, ma non sono state mai così capillari e impattanti come lo sono oggi. E d’altra parte nel “patto” che tutti sottoscriviamo nella nostra adesione ai social e, più in generale, con internet, dovremmo ben sapere che c’è in ogni nostra azione un’impronta, una traccia che permette ad alcuni di seguirci e di studiarci come vuole».