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Medicina, a Bari rischiano
la chiusura 19 specializzazioni

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Medicina, a Bari rischianola chiusura 19 specializzazioni

Dopo la decisione del Ministero che ha colpito le università di Bari e Foggia a causa della carenza degli organici

Sabato 28 Ottobre 2017, 09:34

MASSIMILIANO SCAGLIARINI

BARI - Le scuole di specializzazione in Medicina dell’Università di Bari hanno già registrato nove de-accreditamenti per non aver rispettato i parametri ministeriali. Ma nel giro dei prossimi uno-due anni la situazione potrebbe diventare addirittura più drammatica: secondo i dati dell’Osservatorio nazionale per la formazione medica trasmessi dal Miur, sono 19 (su 41) le scuole che rischiano la chiusura. E tra queste, molte riguardano settori fondamentali per l’assistenza.

Bari (e la Puglia) da quest’anno ha già perso le specializzazioni di cardiochirurgia e neurochirurgia, e sta tentando di mantenere aperta la scuola di chirurgia toracica che dal 1° novembre perderà il direttore. Nella stessa situazione si trovano oncologia, medicina del lavoro, chirurgia vascolare, chirurgia plastica, genetica medica, malattie cardiovascolari, neuropsichiatria infantile e malattie dell’apparato respiratorio: non hanno l’organico di docenti (uno o due) richiesto dal Dl 402, il provvedimento emanato nello scorso giugno da cui discende il terremoto che ha colpito quasi tutte le Università italiane. I requisiti richiesti, infatti, sono entrati in vigore immediatamente.

E dunque, ad esempio, ci sono cinque scuole che non rispettano i requisiti assistenziali (il numero di ricoveri, il numero di interventi, il numero di trapianti...): chirurgia pediatrica (già chiusa), anatomia patologica (queste due hanno anche problemi relativamente all’estensione della rete formativa), medicina interna, patologia clinica e anatomia patologica. Ben più numeroso il lotto di quelle che non rispettano i parametri Anvur, ovvero il numero e la qualità delle pubblicazioni scientifiche: sono ben 16, ma molte dovrebbero aver chiesto la situazione con le osservazioni che l’Università di Bari ha già trasmesso al ministero in estate. L’Osservatorio nazionale ha comunque richiesto un piano di adeguamento per migliorare la qualità delle pubblicazioni in scuole importanti come ematologia, reumatologia, chirurgia generale, chirurgia toracica, oftalmologia e oncologia medica.

Il bando per l’ammissione alle scuole di specializzazione, pubblicato a fine settembre, prevede l’inizio delle attività il 29 dicembre, appena in tempo per «salvare» l’anno in corso dopo le gravi difficoltà incontrate negli accreditamenti. Nelle scuole pugliesi sono disponibili 283 contratti ministeriali, più i 27 finanziati dalla Regione che sono però riservati a chi risiede in Puglia da almeno tre anni.

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