C'era chi faceva il furbo con i prezzi esposti sui cartelli e chi, invece, fregava letteralmente sul carburante che finiva nel serbatoio: ancora una volta la Guardia di Finanza ha individuato e denunciato una serie di comportamenti illeciti, ai danni dei consumatori (oltre che del Fisco), da parte di gestori di stazioni di servizio.
L’operazione, che si è svolta in due giornate, ha registrato l’esecuzione di 123 controlli sulla circolazione dei prodotti sottoposti ad accise e 150 interventi presso impianti di distribuzione stradale di carburanti, eseguiti con la collaborazione di Ufficiali metrici della Camera di commercio di Bari per le operazioni di misurazione.
In ben 45 casi sono state rilevate irregolarità che hanno portato al sequestro di circa 1.700 litri di carburante; in tre casi si è proceduto alla denuncia all’autorità giudiziaria dei gestori di impianti di distribuzione di oli lubrificanti privi di qualsiasi autorizzazione. L’attività ispettiva ha evidenziato numerose irregolarità in materia di disciplina dei prezzi: in ben 34 casi, infatti, i controlli hanno evidenziato la mancanza di una corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati, così come disciplinato dalla legge.
In diversi casi sono stati individuati distributori che, mediante la manomissione degli impianti di erogazione, frodavano i consumatori erogando quantità di carburante inferiori rispetto a quelle visualizzate sui display della colonnina ed effettivamente pagate dai consumatori; in altri casi sono emerse irregolarità nella gestione amministrativa delle attività di distribuzione che hanno determinato anche l’avvio di specifici approfondimenti di natura fiscale, mentre in due circostanze è stato rilevato anche l’impiego di altrettanti lavoratori in “nero”.
Dall’inizio dell’anno, i Reparti operativi del Comando Regionale Puglia, impiegati nello specifico settore, hanno effettuato 248 controlli su tutto il territorio regionale, riscontrando 270 violazioni, con il sequestro di 122.545 kg di carburanti e prodotti sottoposti ad accise.