BARI - A testa alta. Anzi, col petto in fuori. L’orgoglio della Waterpolo Bari si traduce nei 35 punti conquistati in 20 giornate. Numeri da capogiro per la matricola di Antonello Risola che - all’esordio assoluto nella A2 maschile di pallanuoto - sbaraglia pronostici e concorrenza. Ruolino di marcia altisonante, al di là della sconfitta (10-8) maturata sabato scorso a Salerno contro il Campolongo promosso con due giornate di anticipo ai playoff che conducono in A1.
Traguardo al quale i reds baresi non potranno più ambire. La matematica estromette i biancorossi dai giochi. Battere Roma Arvalia e Sette Scogli nelle in coda alla regular season non servirà per rientrare nel lotto delle aspiranti promosse. Ma potrà consentire di archiviare al meglio una stagione doc. C’è un quinto posto da difendere. E Risola non abbassa il tiro: «Non ci tireremo indietro - avvisa il tecnico barese - e punteremo al massimo, così come fatto a Salerno, teatro di grande prova dal punto di vista tattico e mentale. La differenza l’hanno fatta, però, alcuni valori tecnici in acqua».
Con il match in Campania, la Waterpolo ha avvalorato le sue ambizioni e confermato l’enorme crescita, sfidando alla pari le squadre più blasonate del torneo (memorabili restano le vittorie con Catania e Roma Nuoto e il pareggio in casa della capolista). Quella di Salerno è stata una partita bellissima, con tanto nuoto, contro fughe, tattica e gesti tecnici di livello. «Tatticamente - riprende Risola - siamo stati quasi perfetti, soprattutto nelle situazioni difensive in cui abbiamo costretto Salerno a fare quello che volevamo. Ci è mancato solo un briciolo in più di attenzione nella parte iniziale del pressing e potevamo sicuramente raccogliere qualcosa di più in attacco. C’è stato comunque un grande dispendio di energie nonostante non fossimo al meglio. Devo fare i complimenti a tutti».
La testa è già rivolta alla sfida di sabato prossimo contro Roma Arvalia, penultima del torneo. Avversario da battere per consolidare il 5° posto.
Pierpaolo Paterno