MANDURIA - La Regione Puglia è disposta a cambiare sito per la localizzazione del depuratore purché l’area scelta sia agibile e non gravata da vincoli come invece è accaduto anche per l’ultima individuazione fatta dal Comune di Manduria. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, torna di nuovo sulla vicenda del depuratore consortile.
In una dichiarazione di ieri pomeriggio Emiliano da sapere di aver «dato incarico agli uffici regionali di procedere alla progettazione del sistema di depurazione e riuso delle acque del depuratore di Manduria. E’ stata eliminata la condotta sottomarina di scarico a mare - dice Emiliano -, visto che il Consiglio comunale di Manduria ha finalmente accettato la progettazione di massima del nuovo sistema con depurazione in tabella 185 (al massimo grado previsto dalle attuali normative), il riuso delle acque in agricoltura e per usi plurimi e la rinuncia totale allo scarico a mare sostituendolo con un sistema di vasche di affinamento e distribuzione, come da tempo concordato con il prof. Del Prete, l'amministrazione comunale e le associazioni ambientaliste.
Il presidente Emiliano - prosegue la nota regionale - ribadisce la disponibilità della Regione Puglia a spostare anche la localizzazione del sito del depuratore a condizione che nelle prossime ore il Consiglio comunale di Manduria indichi un sito non gravato da vincoli giuridicamente insuperabili che sono purtroppo presenti nella zona individuata dall'ultima delibera comunale».
IL SINDACO - «Le chiedo ancora una volta di sospendere i lavori del costruendo depuratore e di convocare un tavolo tecnico-politico tra Comune, Regione e Aqp per esaminare congiuntamente le ipotesi in campo e le reali possibilità di superare, se possibile, i vari vincoli ambientali». Lo scrive in un post su Facebook il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, rivolgendosi al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Ma, alla luce degli ultimi avvenimenti, è impensabile che l'amministrazione comunale, obietta il sindaco di Manduria, possa «indicare in poche ore un ulteriore sito che soddisfi la richiesta dei cittadini di Avetrana, non metta a repentaglio la possibilità di realizzare la rete fognaria alle marine e sia libero da qualsivoglia vincolo tra i numerosi che insistono su oltre il 70% del territorio di Manduria. Ritengo a questo punto indispensabile, qualora la Regione confermi la disponibilità ad individuare un nuovo sito, che siano i suoi tecnici, congiuntamente con quelli di Aqp, che ne hanno le competenze, a fornire le giuste indicazioni».
Domani mattina, intanto, in località Urmo Belsito, in prossimità del cantiere, è prevista una manifestazione di protesta dei cittadini per dire 'nò al depuratore sulla costa e all’ipotesi di scarico in mare dei reflui.