GIOVANNI RIVELLI
Altre quattro persone, tra cui un ex consigliere comunale, finiscono sotto indagine per il sexy scandalo conseguente a una trappola on line in cui cadde l’ex assessore di Potenza Giovanni Salvia. La procura, dopo aver già chiesto il giudizio per l’ipotesi di concorso in estorsione per i fratelli Giuseppe e Antonio Postiglione ha ora notificato l’avviso di conclusione delle indagini per l’ipotesi di concorso in diffamazione a mezzo stampa nei confronti di un corpo amministrativo all’ex consigliere comunale Nicola Becce (54 anni), a Domenico Leccese (62 anni), Antonio Tolve (32 anni) e Massimo Tolve (35).
I due fascicoli giudiziari fanno riferimento a due diversi momenti della stessa vicenda. Giuseppe e Antonio Postiglione (difesi rispettivamente dagli avvocati Donatello Cimadomo e Francesco Cannizzaro e dagli avvocati Giovanni Rumma e Luciano Petrullo) per l’accusa, rappresentata dal Pm Antonio Natale, avrebbero cercato di utilizzare quell’episodio per portare Salvia alle dimissioni in modo che in consiglio comunale subentrasse lo stesso Giuseppe Postiglione e per questo sono già all’udienza preliminare davanti al Gup Michela Tiziana Petrocelli con la prossima udienza fissata al 13 settembre.
Becce, Leccese e i due Tolve (difesi rispettivamente dagli avvocati Sebastiano Flora, Fabrizio Vassallo, Massimo Maria Molinari e Carmen Maria Agoglia) sono invece accusati di aver diffamato l’ex assessore Salvia (rappresentato dall’avv. Raffaele Roccanova) a mezzo di alcune pubblicazioni su Facebook. Secondo il Pm Natale «in concorso tra loro, con azioni differenti ma tutte convergenti verso il medesimo fine, offendendo la reputazione dell’assessore del Comune di Potenza Giovanni Salvia, in particolare pubblicando su facebook un volantino che ritraeva Salvia mentre si masturbava, un fotomontaggio che accostava l’attività istituzionale del Salvia, ritratto mentre indossava la fascia tricolore, al volantino precedente e un fotomontaggio della confezione di un medicinale che riportava la scritta “MIMPORTANASEGA 500mg Extra Strong - SALVIAmolo”, con l’aggravante di aver recato offesa a un corpo amministrativo.
I fatti al centro di entrambi i procedimenti si verificarono dopo che un’ignota ragazza attirò l’esponente politico su una trappola on line, convincendolo a lasciarsi andare ad effusioni in una videochat e filmandolo per poi pubblicare il video on line con la falsa notizia che avrebbe fatto cybersex con una minorenne. In piena notte quel video sarebbe stato notato da Postiglione che lo avrebbe fatto scaricare.