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Con una industria sostenibile
Taranto farà scuola in Europa

 
Rita Schena

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Rita Schena

I vincitori di #OpenTaranto

I vincitori di #OpenTaranto

Venerdì 24 Marzo 2017, 19:02

TARANTO - «La sfida di Taranto, la sfida della industria pienamente compatibile con l’ambiente e la salute è la sfida dell’industria in Europa. E Taranto farà scuola in Europa». Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, partecipando nel capoluogo ionico alla premiazione dei tre team vincitori di #OpenTaranto, il concorso internazionale di idee per la riqualificazione della città vecchia, promosso dalla presidenza del Consiglio, da Regione Puglia e Comune di Taranto e attuato da Invitalia, nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per l’area di Taranto.

«Noi - ha aggiunto il ministro - vogliamo fare in modo che la grande industria diventi pienamente compatibile con l’ambiente e con la salute e che per Taranto si apra una prospettiva in cui tutte le possibilità di Taranto siano valorizzate: l’industria, il turismo, l’università, la cultura, il porto, le altre attività che su Taranto già hanno cominciato a svilupparsi e che noi vogliamo che crescano ancora di più».

De Vincenti in mattinata ha incontrato la comunità accademica e poi ha visitato l’Arsenale della Marina militare. «Questa - ha detto il ministro - è una bellissima giornata. Concorso di idee per rigenerazione della città vecchia, l’università come centro di formazione e ricerca e l’Arsenale che vogliamo valorizzare per la città sono tre punti chiave della scommessa su Taranto. Oggi premiamo i vincitori del concorso di idee. Sulla base delle idee progettuali verrà preparato un piano di sviluppo per la città vecchia. Su quello si passerà poi ai bandi di progettazione. Ci vuole un po' di tempo, è una grande operazione di rigenerazione urbana che segue esempi importanti: penso a Barcellona, a Marsiglia. Sono operazioni importantissime per la città. Probabilmente - ha concluso il ministro - le opere potranno cominciare verso la fine del 2018».

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