La procedura speciale con cui è stato approvato l’Italicum (tre voti di fiducia) e i capilista bloccati: sono le due questioni di presunta incostituzionalità sulle quali il Tribunale di Bari si è riservato di decidere sulla base di un ricorso presentato dai comitati anti-Italicum nati nel 2015 in tutta Italia e coordinati dall’avvocato Felice Carlo Besostri.
«Speriamo che Bari diventi una delle capitali della difesa della Costituzione» ha detto Besostri spiegando, in un incontro nella sede dell’Ordine dei Giornalisti di Bari, come potrebbe cambiare la legge elettorale qualora il Tribunale civile dovesse dichiarare la 'non manifesta infondatezzà delle questioni poste dal ricorso, sottoscritto a Bari da 95 firmatari. L’ultima udienza si è celebrata questa mattina e si attende la decisione del giudice nelle prossime settimane.
Bari potrebbe essere il primo tribunale a pronunciarsi su una questione procedurale da porre alla Consulta (dopo la sentenza che a gennaio ha dichiarato incostituzionale il premio di maggioranza al ballottaggio), che - se condivisa - annullerebbe l'intera legge elettorale, «approvata con tre voti di fiducia, cioè con procedura speciale - ha spiegato l’avvocato Nicola Colaianni - nonostante l’articolo 72 della Costituzione imponga la procedura ordinaria».
«Con l’udienza di oggi si è aperta una gara fra i Tribunali di Roma e Bari su chi arriverà per primo a mandare nuove questioni in Corte costituzionale» ha detto Besostri. Analoghi procedimenti, alcuni contenenti questioni differenti da porre all’attenzione della Consulta, pendono infatti dinanzi ai giudici di Roma (il 28 febbraio il Tribunale si è riservato la decisione), di Potenza (domani ultima udienza), di Lecce (udienza fissata il 9 marzo, dove si pone tra i motivi di incostituzionalità quello della armonizzazione della legge fra le due camere del Parlamento), di Catanzaro dove il 21 marzo si discuterà l’appello contro il rigetto del primo grado e di un’altra decina di Tribunali in tutta Italia.
Nelle more delle decisioni dei giudici civili, una delegazione degli Avvocati anti-Italicum sta incontrando in questi giorni i gruppi parlamentari. Il prossimo appuntamento, dopo quelli con Forza Italia, Sel-Sinistra Italiana e 'Civici e Innovatorì, è per il 15 marzo con il gruppo di Camera e Senato del Partito Democratico.