TRANI - Un giovane di 21 anni, con precedenti per droga, è stato ucciso per strada a Trani: Antonio Mastrodonato, è stato freddato con colpi d'arma da fuoco in via Superga, guarda caso a non molta distanza dal luogo dove, qualche anno fa, si consumò un tentato omicidio (quello del terlizzese Gianluca De Simine, vittima di un agguato, nei pressi di un chiosco) e l’uccisione del 39enne Otello Bagli, presidente di una cooperativa sociale. Il giovane è stato ucciso dopo aver tentato invano di ripararsi tra due auto parcheggiate nei pressi del civico 128 di via Superga.
Il killer (ma i sicari potrebbero essere stati due) hanno esploso più colpi di pistola (forse una calibro 9 quella adoperata), freddandolo alle spalle. Certo è stato un grave episodio che ha scosso l’intera città anche perché il «piombo» sparato ieri pomeriggio è schizzato in una zona solitamente trafficata da auto e pedoni. Quelle pistolettate, insomma, avrebbero potuto avere come bersaglio anche alcuni innocenti. Cresce per questo la tensione, aumenta la preoccupazione.
Le indagini degli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Alessandro Donato Pesce che subito è giunto sul luogo dell’omicidio, cercheranno di chiarire l’esatta dinamica dell’efferato fatto di sangue. Il movente del delitto sarebbe da ricercare proprio nel mondo dello spaccio di stupefacenti. La vittima era il figlio di Vincenzo Salvatore Mastrodonato, condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione perché accusato di far parte di un gruppo criminale che sequestrò un 37enne di Palo del Colle: il giovane fu incaricato di andare a ritirare a Torino un carico di droga del valore di 100mila euro. Sarebbe partito con un complice e un acconto di 45mila euro ma sarebbe tornato a Bari senza né soldi né droga. Il gruppo criminale, del quale faceva parte il padre di Antonio Mastrodonato, sequestrò allora il 37enne minacciandolo di darlo in pasto ai maiali, in un casolare alla periferia di Trani. Vincenzo Salvatore Mastrodonato fu arrestato nel settembre del 2014 insieme ad altre sette persone tra cui il presunto capo dell'organizzazione, Luigi Colangelo, diventato collaboratore di giustizia.
L’omicidio di Antonio Mastrodonato arriva dopo una lunga scia di sangue che ha macchiato le strade di Trani. Gli ultimi inquietanti episodi risalgono al 20 settembre 2015 (fu accoltellato il 34enne Biagio Zanni, intervenuto per sedare una lite tra «bulli») e al 16 maggio 2015 quando in via Palestro fu ucciso il 40enne Francesco Ferrante, detto «Geppetto», assassinato da due sicari mentre stava chiudendo il circolo ricreativo che gestiva. Quest’ultimo omicidio è tuttora senza responsabili.
ACQUISITI FILMATI - La polizia avrebbe eseguito alcuni stub e ha acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona in cui, nel pomeriggio di ieri, è stato ucciso a Trani con colpi di pistola il 21enne Antonio Mastrodonato, con precedenti penali per droga. Il giovane, secondo una prima ricostruzione della polizia, è stato raggiunto da 4-5 proiettili mentre si trovava in via Superga, vicino a una sala giochi, anche se si attende l’autopsia per avere elementi certi.
Subito dopo l’agguato gli agenti della Squadra mobile di Bari e del commissariato di Trani, con il coordinamento della Dda di Bari, hanno ascoltato persone che erano in compagnia del giovane e quelle presenti nella sala giochi. Audizioni da cui non sarebbe emerso nulla di rilevante. Sembra comunque che il giovane abbia tentato di sfuggire ai proiettili accasciandosi, ferito a morte, tra due auto in sosta.
Il 21enne era figlio di Vincenzo Salvatore Mastrodonato, condannato a otto anni e otto mesi di carcere per avere fatto parte di un gruppo che sequestrò un corriere della droga che aveva perso i soldi, necessari per l’acquisto, e la sostanza stupefacente di cui avrebbe dovuto approvvigionarsi a Torino.