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Lama Monachile, sequestrato
il «cubo» della discordia

 
Patrizia Grande

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Patrizia Grande

costruzione abusiva a Polignano

Il cantiere sequestrato

Giovedì 09 Febbraio 2017, 10:02

di PATRIZIA GRANDE

POLIGNANO - Il «cubo della discordia» è sotto sequestro. L’Ufficio circondariale marittimo – Guardia costiera di Monopoli ha apposto i sigilli al manufatto in cemento, in costruzione a ridosso della Lama Monachile, su cui campeggia perentorio il cartello «Immobile sottoposto a sequestro».
All’origine del provvedimento, spiega la Capitaneria di porto di Monopoli, diretta dal comandante Salvatore De Crescenzo, vi sarebbe una carenza di autorizzazioni per quel che riguarda l’aspetto demaniale. Al momento non è possibile sapere nulla di più anche perché gli uomini della Capitaneria stanno effettuando accertamenti per cercare di chiarire i termini della questione.

L'ANTEFATTO - Ma ricostruiamo la vicenda che tiene banco ormai da qualche tempo. Com’è noto, è in fase di costruzione un manufatto in cemento che rientra nei lavori di «adeguamento del recapito finale della rete di fognatura pluviale, separazione e ampliamento della rete esistente, finanziato con i fondi Por Puglia 2007/2013». I lavori sono stati aggiudicati a un’impresa del luogo, i Fratelli Andresini che, vincitrice della gara di appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ha affidato la realizzazione della progettazione esecutiva alla Etacons srl, società di ingegneria di Lecce.

LE REAZIONI - L’intervento ha suscitato comprensibili reazioni, stimolando l’attenzione da parte dei residenti ma anche di quanti, turisti e visitatori, innamorati di Polignano, chiedono maggiore tutela per la zona. Reazioni del tutto comprensibili, considerato che l’area in questione è certo la più «immortalata» di Polignano a Mare, poco più in basso rispetto al ponte di epoca borbonica, costruito sulla lama centottanta anni fa, in un autentico scenario da cartolina per la città, a strapiombo sul mare.

I CONTESTATORI - In prima linea fra i contestatori, Domenico Pellegrini (candidato sindaco alle prossime comunali) e il consigliere comunale Angelo Focarelli che si è apertamente schierato contro la costruzione di quello che ha definito come «manufatto monstre» nel posto più incantevole di Polignano, ritenendola priva di senso dal punto di vista tecnico ed estetico ed evidenziando come i lavori sarebbero stati fatti senza il parere obbligatorio della Soprintendenza e senza prima aver espropriato l’area oggetto dell’intervento.
A tal proposito, i fratelli Sergio e Leonardo Capotorto hanno proposto ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale della Puglia) nei confronti della decisione dell’Amministrazione comunale, chiedendo l’abbattimento del cubo in cemento e il risarcimento danni perché – a loro dire – la struttura sarebbe stata costruita a ridosso del ponte Lama Monachile, lato monte, nell’area pertinenziale della loro privata abitazione in piazza Garibaldi.
Secca la replica a Palazzo di città dove si difende l’opera, evidenziando come sia figlia di un progetto presentato e voluto dall’Amministrazione comunale precedente. La giunta-Vitto ha deciso di portarlo avanti in quanto obbligatorio e funzionale al rispetto della normativa comunitaria in materia di gestione e smaltimento delle acque di scarico urbane e, per di più, in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente.

IL SOPRALLUOGO - Una decina di giorni fa vi è stato un sopralluogo congiunto effettuato dalla Soprintendenza archeologica, Belle arti e Paesaggio e dell’Ufficio tecnico comunale cui hanno partecipato Antonio Lamanna (Area V Lavori Pubblici – Suap), Salvatore Colella (consigliere delegato ai Lavori pubblici), l’architetto Lucia Caliandro (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari), l’impresa Andresini, il direttore dei lavori Vito Casulli. Nel corso dell’incontro sono stati definiti i lavori di completamento della struttura che serve a convogliare le acque piovane, mitigando l’impatto visivo dell’opera in cemento.
Oggi intanto alle 12, conferenza stampa dell’Amministrazione convocata nella sala del Comando della Polizia municipale.

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