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Lecce, sgombero coatto
per centro antiviolenza

 
Rita Schena

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Rita Schena

Lecce, Sant'Anna

Lunedì 14 Novembre 2016, 17:07

LECCE - «Porteremo il caso Lecce in piazza a Roma il prossimo 26 novembre nella manifestazione 'Non una di meno' come emblema della violenza che stiamo subendo, che tutte le donne della città stanno subendo da parte del sindaco Paolo Perrone». L’annuncio è di Maria Luisa Toto, storica presidente del centro anti violenza «Renata Fonte», che nato nel 2004 e ospitato in alcuni locali dell’ex Conservatorio Sant'Anna di proprietà del Comune, ha subito la decisione dello sgombero coatto lo scorso 4 ottobre di una delle due stanze avute in concessione dall’ente.
«Una violenza ingiustificata quanto arbitraria quella del sindaco, - commenta Toto - una violenza che sta costringendo le sette operatrici a svolgere le attività quotidiane in un solo ambiente con gravi ripercussioni sui meccanismi interni di funzionamento e di sicurezza. Ci accusano di essere abusive, ma la nostra convenzione parla chiaro: due stanze più servizi. Era stato addirittura chiesto che potessimo usufruire anche di una terza stanza attigua, inutilizzata, ma non abbiamo mai avuto risposta». «Ma che si arrivasse a toglierci persino la seconda, - aggiunge - questo è vergognoso, tanto più perché dal 4 ottobre non si è visto ancora nessuno ad occupare quella stanza».

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