Bari, legionella al Policlinico, la Procura insiste: «I manager vanno sospesi»
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06 Novembre 2016
BRINDISI - Ingerisce funghi altamente tossici e ora la sua vita è appesa ad un filo, legato alla urgente necessità di un trapianto di fegato.
È accaduto venerdì scorso a San Donaci quando un 57enne si è risvegliato con fortissimi dolori addominali, accompagnati da vomito e diarrea. Il tutto in conseguenza di un risotto consumato la sera prima con funghi raccolti da lui stesso nel bosco tra San Donaci e Cellino. Funghi risultati poi - come accertato dagli esperti - della specie più nota per la sua pericolosità: l’Amanita phalloides.
Resosi conto della gravità della situazione, l’uomo si è presentato al Pronto Soccorso del “Perrino” di Brindisi, dove è stato allertato il micologo reperibile dell’Asl, il quale, a seguito della descrizione fornita dall’interessato ed esaminati gli esemplari portati dai familiari, ha formulato la diagnosi, interessando subito del caso il Centro Anti Veleni di Milano per il “protocollo” da attuare in caso d’intossicazione. È stato altresì disposto anche l’esame della ricerca della “a-amanitina” nelle urine, esame che si effettua presso il laboratorio dell’ospedale di Foggia. L’esito è stato quanto di più negativo non potesse immaginarsi, atteso che ne è stato rilevato un alto contenuto: la dose letale nell’uomo è stata quantificata in 0,1 mg/kg di peso corporeo, mentre nel 57enne ne è stata accertata 20 mg/kg.
In conseguenza di ciò, i sanitari del “Perrino” nella mattinata di ieri hanno disposto il trasferimento presso la struttura del Policlinico di Bari al Centro Trapianti Fegato. [p. potì]
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