TARANTO - Si è conclusa con un niente di fatto la gara per l’assegnazione di una parte della banchina del terminal container, rimasta vuota dopo la messa in liquidazione di Tct (i cui azionisti di maggioranza sono Evergreen e Hutchinson). L’Autorità portuale di Taranto ha infatti concluso la gara deliberando l’esclusione del Consorzio Ulisse (composto da Ionian Shipping Consortium, Tecnomec Engineering Srl e Taranto Iniziative produttive Srl), unico soggetto rimasto in campo.
La Commissione giudicatrice, sulla base dell’offerta tecnica e della documentazione prodotta a chiarimento, ritiene «che, pur valutando di interesse la proposta iniziale presentata nella prima fase del dialogo competitivo, l’offerta tecnica presentata nella seconda fase non è risultata concretamente supportata da elementi e/o documenti comprovanti quanto nella stessa dichiarato». Tutto ciò anche «in considerazione del fatto che il Consorzio Ulisse ed i suoi consorziati non sono terminalisti, vettori o proprietari delle merci (fatta eccezione per una marginale - rispetto ai volumi indicati - produzione della Tecnomec Engineering Srl)».
Il Consorzio Ulisse intendeva riportare in un’area del terminal il traffico container e impiantare, in una fase successiva, un’attività di logistica industriale con la movimentazione di componenti oil e gas. L’ipotesi progettuale, sottolinea la Commissione giudicatrice, «per quel che concerne la prospettiva del traffico container risultata generica ed astratta senza alcuna garanzia di esito positivo ovvero di impegno concreto ancorchè condizionato all’assentimento della concessione». Inoltre, «il traffico di merci varie e logistica industriale» è privo «della indicazione sia dei relativi volumi e sia di ogni forma di impegno diretto del Consorzio medesimo ovvero di altri soggetti interessati per la concretizzazione degli stessi» e «il piano occupazionale risulta connotato dagli elementi di discordanza rilevati dalla Commissione giudicatrice». Il rilascio di una «concessione - fa rilevare infine l’Autorità portuale - senza garanzia di adeguata e vantaggiosa futura utilizzazione, soprattutto dal punto di vista pubblico, di tale parte della banchina (primi 500 metri dalla testata) potrebbe pregiudicare l’utilizzo proficuo del molo polisettoriale nel suo complesso, seppure frazionato tra più operatori».