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Migranti, da Foggi a Bari
a Potenza: miscela esplosiva

Migranti, da Foggi a Bari
a Potenza: miscela esplosiva

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

protesta migranti

foto d'archivio

Sindaco Montemilone (Potenza) contro ordinanza di sgombero: "Significherebbe mettere queste persone in mezzo a una strada"

Sabato 29 Ottobre 2016, 12:04

17:51

Nel Barese i cittadini di Palombaio una frazione del comune di Bitonto hanno alzato le barricate contro il trasferimento in un immobile di 27 immigrati, incassando la benedizione del leader della Lega Salvini. A Potenza, il gestore di un centro di accoglienza è finito in manette per una truffa dichiarando i migranti presenti mentre in realtà erano altrove. Come se non bastasse, al cara di Mezzanone la situazione è esplosiva come a quello di Bari dove ci si sta organizzando addirittura con tende per far fronte a nuovi arrivi rispetto ai circa 2mila ospiti già accolti (700 la capienza).

In tutto questo si colloca ora una intervista di un sindaco del Potentino. «Emettere un’ordinanza di sgombero» dei migranti dai casolari «non è la soluzione dei problemi: significa mettere queste persone in mezzo a una strada e potenzialmente avere anche dei problemi di ordine pubblico» ha sottolineato in un’intervista al Gr3, il sindaco di Montemilone (Potenza), Gennaro Mennuti, riferendosi alla richiesta della Prefettura di emanare l’ordinanza di sgombero: «Fino ad ora - ha detto - non l’ho fatto».
Il sindaco ha anche ricordato che «sul nostro territorio comunale sono presenti, ogni anno, ormai da molti anni, dei lavoratori immigrati extracomunitari: un numero consistente - ha evidenziato - oltre un migliaio tra Alto Melfese e Bradano». Rispondendo a una domanda sulla possibilità di integrare i lavoratori migranti, il sindaco ha chiesto che ci sia una «presa in carico collettiva: io credo che - ha sottolineato Mennuti - debba essere coinvolta la Regione Basilicata, che già si sta impegnando ma probabilmente le scelte che sta facendo devono essere verificate sul territorio. E poi l’altro soggetto sono i proprietari dei terreni che assumono queste persone, perché non possono disinteressarsi neanche loro della sorte di questi lavoratori».

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