di Maria Grazia Rongo
Tutta un’altra Storia. Sarà stata l’atmosfera, con uno dei più bei teatri del mondo stracolmo ma attento e silenzioso. O sarà stata la immensa bravura del protagonista della prima «Lezione». Certo è che i baresi da ieri mattina si sono scoperti pazzi per la Storia. Un Petruzzelli «tutto esaurito» è infatti stato quello che ieri mattina ha accolto il medievista Alessandro Barbero con la sua lezione su «L’arte della guerra: cavalieri, fanti e gente comune», a partire dalla «Battaglia di San Romano» di Paolo Uccello, esordio del ciclo «La Storia nell’arte», ideato dagli editori Laterza, organizzato in collaborazione con la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, col patrocinio del Comune di Bari, e il sostegno di Exprivia, UniCredit e Vodafone.
Ed era un lungo serpentone che abbracciava il Petruzzelli, quello dei circa milleduecento spettatori, che si sono messi in fila (un’ordinata fila per due) già un’ora prima dell’inizio della «Lezione», e che subito dopo la fine, hanno fatto ancora la fila per acquistare i libri dello storico, in vendita nel foyer del Teatro a cura della Libreria Laterza.
Il trittico di Paolo Uccello ha fatto da filo conduttore al racconto di Barbero che insegna Storia medievale nell’Università del Piemonte orientale, a Vercelli, introdotto dalla giornalista barese Annamaria Minunno. Estremamente chiaro e accattivante nell’esposizione, come del resto è nell’intento delle «Lezioni di Storia» che fanno conoscere al grande pubblico le vicende del passato analizzandole anche nei legami col presente, Barbero ha parlato dei cambiamenti militari e sociali che hanno interessato la fine del Medioevo e gli albori del Rinascimento.
«Le opere d’arte sono una fonte di informazione che ci aiuta a capire il passato e a ricostruirlo» – ha spiegato Barbero. Cavalli e cavalieri, capitani di ventura dalla mente imprenditoriale, fanti che prendono il sopravvento, spade idolatrate ma poi appese al chiodo in favore delle aguzze lance, e quadrati di picchieri che segnano la fine dell’era dei cavalieri, i primi archibugi. «Nel Rinascimento gli italiani hanno dominato i campi di battaglia» – ha detto lo storico, completando il suo affascinate excursus nella storia e mostrando opere sul tema firmate anche da Goya e Velasquez.
Nel pubblico, a fare gli onori di casa, gli editori Laterza; il sovrintendente del Petruzzelli, Massimo Biscardi; Silvio Maselli, assessore alle Culture del Comune di Bari.
Alessandro Laterza, amministratore delegato della editrice commenta l’esito dell’iniziativa. «Un successo formidabile, frutto della collaborazione con il Teatro Petruzzelli che si unisce al grande piacere di aver visto il teatro pieno in ogni ordine di posto nella nostra città. Mi aspettavo una risposta molto forte ma che si arrivasse al punto di dover rimandare, a malincuore, la gente indietro perché non c’erano più biglietti disponibili, è andato ogni oltre aspettativa. Da dieci anni a questa parte il ciclo di “Lezioni” a Bari è la cosa più importante che realizziamo al Sud».
Le «Lezioni di Storia» costituiscono un format di successo, con sempre il tutto esaurito sia a Roma sia in altre città italiane e anche all’estero, a Londra e Dublino, ma solo dopo dieci anni dal loro esordio all’Auditorium della Musica, nella Capitale, sono arrivate a Bari, che pure è «la città» della casa editrice Laterza. Sollecitato sull’argomento durante la presentazione del ciclo di incontri, Alessandro Laterza motivò il «ritardo» col fatto che al Sud e quindi anche a Bari è molto più difficile trovare le risorse necessarie per poter dare corpo in maniera dignitosa a iniziative del genere. Ma dopo il successo di ieri la Laterza, sta pensando di poter realizzare altre importanti iniziative nella nostra città? Risponde l’editore: «Noi abbiamo mille proposte a Bari come del resto in altri posti. Assumendo la disponibilità del Petruzzelli saremmo felicissimi di poter fare altro. Tutto sta a capire se alla base di questi risultati c’è la possibilità di reperire risorse adeguate per la realizzazione».
Massimo Biscardi sottolinea che «il successo di ieri mattina è stato un bellissimo segnale del fatto che il Teatro si sta riprendendo la città e che la città si sta riappropriando del suo Teatro. Bisogna andare avanti così. Il Petruzzelli deve essere aperto alla città con eventi culturali di vario tipo e quotidiani, tanto che deve essere un’abitudine per i baresi e per i pugliesi frequentare il teatro. In questo modo potremo migliorare addirittura i risultati che furono raggiunti dal Petruzzelli prima dell’incendio».
Intanto sono già 460 gli abbonamenti venduti per le sei lezioni e il prossimo appuntamento è per domenica 30 ottobre con Maurizio Viroli che parlerà di «Potere e Giustizia», a partire dalle «Allegorie del Buono e del Cattivo Governo» di Ambrogio Lorenzetti.