Dieci medaglie d’oro e diciassette d’argento al merito della sanità pubblica: sono state consegnate oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, a professionisti della salute, esponenti del mondo accademico, corpi dello stato, associazioni ma anche semplici cittadini distintisi nell’ambito della sanità.
Tra i premiati con la medaglia d’oro il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, l’organizzazione Emergency, ma anche, con una medaglia alla memoria, la dottoressa Eleonora Cantamessa, ginecologa bergamasca uccisa da un’auto di un connazionale di un indiano al quale stava prestando soccorso, e la dottoressa Paola Labriola, psichiatra di Bari uccisa con più di cinquanta coltellate nell’esercizio della sua attività professionale da un suo paziente. Premiati anche cittadini che si sono distinti come Domenico Sforza, collaboratore al Comune di Barletta, che ha contribuito alla realizzazione del progetto 'Scuole sicurè che ha portato dieci defibrillatori a diverse scuole della città prevedendo la formazione del personale scolastico.
Una medaglia d’argento è stata poi consegnata anche al direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Palermo, Antonino Candela, che è stato autore di varie denunce alla Procura contro attività di corruzione, con rischio della sua incolumità della persona
«PAOLA LABRIOLA ESEMPIO DI DEDIZIONE» - Un riconoscimento «alla dedizione e al grande spirito di sacrificio di Paola Labriola, al suo essere votata alla cura del paziente e ai valori della professione»: così il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Bari (Omceo), Filippo Anelli, commenta in una nota la medaglia d’oro al merito della sanità pubblica consegnata oggi a Roma ai famigliari della psichiatra barese uccisa tre anni fa da un suo paziente. Il riconoscimento è stato consegnato, nella sede del ministero della Salute, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
«In un’epoca di iperspecializzazione e di burocratizzazione del nostro lavoro - aggiunge Anelli - il dramma di Paola ci ricorda che l’essere medico non può prescindere da una profonda dimensione umana e dal generoso incontro con l’altro». Negli ultimi tre anni, si sottolinea nella nota, l’Ordine dei medici di Bari ha voluto ricordare la collega in diverse manifestazioni pubbliche, tra cui l’annuale concerto in memoria di Paola Labriola. Alla sua memoria, come martire della professione medica, l’Omceo ha inoltre conferito il 'Premio per la buona medicina 2013' e ha intitolato una delle aule della sede di via Capruzzi. L’Ordine ha infine proposto che il nuovo ponte dell’Asse Nord-Sud di Bari venga intitolato a Paola Labriola in omaggio allo spirito di sacrificio, alla dedizione, alla passione con cui si svolge il proprio lavoro.