CUTROFIANO - Coltivava nove piantine di marijuana, a suo dire per alleviare gli effetti della chemioterapia. Per i finanzieri, invece, si tratta di spaccio e così un 64enne di Cutrofiano è stato denunciato.
La vicenda, piuttosto singolare, risale ad alcune settimane fa. Il controllo è stato effettuato dai baschi verdi della Tenenza di Maglie, nelle campagne di Cutrofiano. I finanzieri si sono addentrati in un casolare, in località Mandrò, notando al di là del cancello alcune piante particolarmente rigogliose. A prima vista sembrava essere marijuana. Ottenuta l'autorizzazione a procedere da parte del pubblico ministero di turno Roberta Licci, i finanzieri sono entrati nell'appezzamento di terreno, trovando così la conferma ai loro sospetti. Nove piante di cannabis crescevano nel terreno, alte all'incirca due metri, curate e ben tenute.
L'attenzione dei militari si è poi soffermata su un plico che era legato con un filo ad una delle piante. In una busta di plastica c'era un manoscritto, in cui il proprietario aveva lasciato le proprie generalità ed i suoi recapiti, nel caso di un'eventuale controllo da parte delle forze dell'ordine. Una vera e propria autodenuncia in cui il proprietario delle piante spiegava i motivi di quella coltivazione. Nella lettera ha precisato di essere affetto dal 2009 da una forma di tumore, di aver deciso di alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia e la depressione con la cannabis. Dunque, respingendo con forza ogni accusa di spaccio addebitabile alla luce del quantitativo rinvenuto. A conferma delle sue parole, il 64enne ha anche allegato tutta la documentazione medica della sua patologia.
Gli uomini della Fiamme Gialle hanno preso atto della missiva, l'hanno posta sotto sequestro così come le piante. Ma stando a quanto previsto dalla legge non hanno potuto fare a meno di denunciare il 64enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il caso è all'attenzione del pm che probabilmente a breve disporrà una consulenza. La difesa, rappresentata dall'avvocato Silvio Giardiniero, punterà a dimostrare come effettivamente l'anziano usasse la cannabis a scopo terapeutico, senza alcun intento di spaccio.