I funerali delle 45 vittime marchigiane del terremoto, nei territorio di Arquata e Pescara del Tronto, si terranno domani mattina ad Ascoli Piceno in Duomo. Sarà presente il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Lo ha annunciato il presidente della Regione Marche, nella riunione con la presidente della Camera Laura Boldrini e i parlamentari delle Marche.
I funerali erano stati inizialmente fissati per questo pomeriggio alle 15 nella palestra adiacente all’obitorio dell’ospedale di Ascoli, dove sono composte 45 salme; tra le bare, anche quelle bianche di bambini. Secondo quanto rende noto la prefettura, lo spostamento è dovuto anche a motivi logistici. I funerali saranno celebrati dal vescovo mons. Giovanni d’Ercole.
Numerosi i bambini rimasti sepolti dalle macerie, anche se c'è chi, come Giorgia, si è salvata grazie alla tenacia dei soccorritori e ora è in ospedale ad Ascoli. Salvo per miracolo anche Federico Rendina, 27 anni, romano, che era in vacanza con la famiglia ad Arquata ed è stato protetto dal tetto che gli è crollato sopra la testa, facendogli da ponte. I feriti sono 75, ricoverati negli di Ascoli Piceno, Ancona, San Benedetto del Tronto.
Gli sfollati, un migliaio, sono assistiti dalla Protezione civile nei campi di Arquata e Pescara del Tronto e Montegallo (Ascoli Piceno).
Intanto le prime trenta salme delle vittime del sisma di Amatrice e Accumoli sono state trasferite questa notte, utilizzando alcuni tir refrigerati, in un hangar dell’aeroporto Ciuffelli di Rieti.
I sette psicologi presenti nella zona allestita con le tende per il riconoscimento delle salme chiedono espressamente a stampa, tv e fotografi di allontanarsi dalla zona dove i parenti delle vittime attendono di essere chiamati per il riconoscimento. L’appello è stato lanciato perché qualche minuto fa si sono registrate delle tensioni evidenti tra qualche fotografo e cronista e i familiari.
Ci sono due gruppi di file, uno per chi ritira le salme, che evidentemente già sono state riconosciute e che hanno avuto dal magistrato l’ok per il ritiro, e un’altra per chi deve ancora riconoscere i propri cari. Ieri la fila era molto più numerosa con circa cento salme per cui si erano create file sia per il riconoscimento sia per il ritiro. Oggi la fila dei parenti riguarda circa una ventina di corpi.
Gli psicologi hanno voluto ringraziare il lavoro della scientifica e dei carabinieri per l’impegno profuso al computer per permettere il riconoscimento.
Una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà mercoledì 31 agosto alle 18 ad Amatrice. Lo ha annunciato il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, spiegando che allo stato non è possibile «ipotizzare un momento in cui avremo tutte le salme a disposizione poiché alcune sono già state portate via dai familiari».