Intorno alle sei e trenta del mattino si partirà da Taranto, poi, alle 8 si arriverà a Potenza ed infine, poco dopo le undici, si raggiungerà Roma. Il crono-programma dei collegamenti del «Frecciarossa» che collegherà il Sud Ovest della Puglia e la Basilicata con la capitale è racchiuso in pochi numeri. Quelli che Trentitalia sta sperimentando con l'obiettivo di mantenere, minuto più minuto meno, tempi di percorrenza verso Roma di tre ore dal capoluogo lucano e quattro ore e mezzo dalla città di Taranto. Da alcuni giorni, infatti, la società ferroviaria sta testando il «Frecciarossa» sul difficile tratto lucano. Ed il lavoro andrà avanti anche per questa settimana. Prove tecniche per valutare la stabilità delle rotaie, per controllare la linea elettrica, per ponderare al minuto i tempi di percorrenza. Insomma, per mettere a punto il servizio che - secondo le prime indicazioni - dovrebbe partire nel prossimo mese di settembre. Già perché, l'intenzione è quella di avviare la sperimentazione entro l'autunno, tra settembre ed ottobre. E farlo con due corse: una del mattino ed un'altra, di ritorno, di pomeriggio. In tutto, sei ore di viaggio, tra andata e ritorno dalla Basilicata a Roma. Un po’ di più dalla Puglia.
La partenza di Potenza, infatti, è prevista alle 8 del mattino, mentre da Ferrandina, lo scalo che collegherebbe Matera (senza ferrovia) a Roma, si anticiperebbe di circa un'ora e dieci minuti. Insomma, dalla Basilicata i viaggiatori arriverebbero a Roma in tre - quattro ore, mentre a Milano giungerebbero in sei - sette ore. «Tempi d'oro» per la piccola Basilicata da sempre alle prese con problemi infrastrutturali, senza aeroporti e con strade malmesse e poche linee ferroviarie. Per questo l'arrivo del «Frecciarossa» fa quasi gridare al miracolo. Un successo per il governo regionale che, per raggiungere il risultato, ha accettato di cofinanziare il servizio con la Puglia. Mettendo sul piatto fino ad un massimo di 5 milioni di euro, considerato che la cifra esatta dovrà essere definita a fine anno e diminuirà in base al numero di passeggeri che usufruiranno della linea. Insomma, più saranno i lucani ed i pugliesi che, ogni giorno, saliranno sul treno meno le due Regioni dovranno sborsare.
E se la somma è ancora tutta da definire, ad essere concreta è la voglia che il programma si trasformi subito in realtà. Come spiega l'assessore regionale alla infrastrutture, Nicola Benedetto (Cd) che dopo aver ereditato il progetto dal suo predecessore, Aldo Berlinguer, ha chiesto direttamente al ministro Delrio di sollecitare Trenitalia per la definizione dei costi della sperimentazione. «Le idee ed i progetti sono belli ma è necessario che qualcuno li faccia camminare - spiega - noi crediamo molto in questa iniziativca e stiamo cercando di portarlo avanti. Della vicenda ho investito il ministro Delrio ed il presidente della Commissione lavori pubblica della Camera, Altero Matteoli. Speriamo che in tempi brevissimi la sperimentazione possa partire. Sono fiducioso che saranno tantissimi i fruitori».