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Milano, strage ai Navigli
per fuga di gas: 3 morti

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

esplosione a milano

In gravi condizioni due bambine: la mamma sarebbe tra le vittime, ferito il padre. La causa ipotizzata dai vigili del fuoco il cattivo funzionamento di una cucina

Domenica 12 Giugno 2016, 11:12

14:41

MILANO - Un forte odore di gas, un botto e un palazzo che viene giù. E' quanto è accaduto questa mattina a Milano, ai quartieri Navigli, dove un'ala di una palazzina di un centro residenziale di via Brioschi si è letteralmente sbriciolato sotto l'effetto di una violenta esplosione. Almeno tre i morti (una coppia di 27 anni e una donna di 43 anni), secondo le prime stime e nove i feriti. Tra questi, due bambine di 11 e sei anni ricoverate per ustioni all’ospedale Niguarda di Milano, dove si trova il centro grandi ustionati. Fra le vittime ci sarebbe la loro mamma, una donna di 43 anni, Micaela Masella (direttrice relazioni esterne del teatro Carcano di Milano) mentre risulta ferito il padre 51enne. Per la più grande, di circa 11 anni, si parla di ustioni sul 20-25% nella superficie di arti e volto; per la più piccola, di circa 7 anni, le ustioni sono estese al 40%. A preoccupare i medici, si apprende dalla struttura, sono proprio le ustioni di grado profondo della bimba più piccola, anche se gli esperti ribadiscono che le due bimbe non sono in pericolo di vita.  Tra i ricoverati, una donna incinta e altri due bambini. Altre tre persone hanno rifiutato il ricovero. 

Le forze dell’ordine stanno accertando quanti residenti abbia il palazzo di via Brioschi per verificare quante persone si trovassero effettivamente nello stabile al momento dello scoppio. Un’operazione che appare complicata anche perché, di domenica mattina, alcuni potrebbero essersi allontanati per il week end. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco anche con delle unità cinofile. 

L’esplosione, avvenuta intorno alle 8.55, sarebbe stata provocata da una fuga di gas. E’ la prima ipotesi avanzata dai vigili del fuoco che stanno continuando a scavare tra le macerie. Lo scoppio è stato particolarmente violento ed ha provocato la rottura dei vetri dei palazzi nel raggio di almeno 200 metri seminando panico e terrore. L’esplosione ha completamente distrutto un’ala della palazzina che fa parte di un complesso residenziale al n.65 di via Brioschi, strada compresa tra via Meda e via Pezzotti. Si stanno verificando anche le condizioni di agibilità degli stabili vicini.

I TESTIMONI: LA PUZZA E LO SCOPPIO

«Sembrava l’esplosione di una bomba, la prima cosa a cui ho pensato è stato un attentato, ma poi ho capito che proveniva da quell'abitazione». Lo ha raccontato un abitante di Via Brioschi, che stamani, mentre stava facendo colazione in casa, ha udito l’esplosione che ha causato il crollo di parte di un palazzo, provocando tre morti accertati e alcuni feriti.
L’uomo ha spiegato che il palazzo era stato recentemente ristrutturato: «Non so cosa possa essere successo, magari - ha ipotizzato - una fuga di gas, magari qualcuno aveva in casa una cucina economica».

«Ho sentito odore di gas, fortissimo poi il botto": così Andrea Rizza, un carpentiere di 27 anni che era ospite di amici nella palazzina di fronte a quella dove questa mattina è avvenuta un’esplosione, ha descritto la deflagrazione.
«A venti metri in linea d’aria da quel palazzo l’esplosione è stata terribile», ha raccontato. Miracolosamente illeso, Andrea è stato svegliato «da un sasso finito sulle sue gambe». La stanza dove dormiva è stata devastata. «Mi sono affacciato e ho visto la bambina che camminava sulle macerie. È stato a quel punto che ho capito».

PALAZZO PIU' VOLTE RISTRUTTURATO

Il palazzo di quattro piani in via in cui si è verificata stamani l’esplosione che ha causato tre morti e alcuni feriti aveva la facciata in ristrutturazione. Si tratta di un complesso residenziale realizzato dove c'erano delle officine all’inizio degli anni 2000 tra altri edifici che risalgono ai primi decenni del Novecento. Il palazzo, che si trova in via Brioschi, zona Navigli, non molto distante dall’Università Bocconi, ha una ventina di appartamenti e, spiegano i vicini, più volte era stato oggetto di ristrutturazione. Uno dei piani alti è stato sventrato dall’esplosione.

ASSESSORE MILANO: A RISCHIO 15 FAMIGLIE

Mentre sono in corso accertamenti sulle cause da parte dei vigili del fuoco, «quel che sembra certo è che l’esplosione sia avvenuta all’interno di un appartamento». Lo ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Milano, Carmela Rozza, che ha compiuto un sopralluogo nello stabile di via Brioschi. «I vigili del fuoco stanno verificando l’agibilità ma vi potrebbero essere 15 appartamenti in cui i residenti potrebbero non rientrare - ha aggiunto l’assessore -. L’amministrazione comunale ha già comunque messo a disposizione venti appartamenti poi vedremo se ne serviranno altri».

SINDACO PISAPIA: LUTTO CITTADINO

«L'esplosione di questa mattina in via Brioschi ha causato una tragedia terribile che colpisce tutta la nostra comunità": così ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, spiegando che sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali delle vittime.
«A nome di tutti i milanesi - ha spiegato - esprimo il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza a tutti i feriti. Proclamo poi fin da oggi il lutto cittadino per il giorno in cui si terranno le esequie delle persone che hanno perso la vita».

"HO SALVATO QUELLA BIMBA"

Andrea Gibella si trovava in un bar tabacchi quando ha sentito l’esplosione che ha devastato una palazzina in via Brioschi a Milano. «Sono corso subito verso lo stabile - racconta - e mi sono fatto aprire da gente che era scesa dabbasso: dall’appartamento sventrato ho visto una bambina che andava avanti e indietro, spaventatissima. Allora sono salito per le scale che erano agibili l’ho presa e l’ho portata giù. Era spaventatissima e mi ha chiesto: dove è la mia mamma? Ma tu mi stai salvando?». «L'ho quindi affidata ai soccorsi - ha aggiunto -. Era molto spaventata ma non mi sembrava grave».

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