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A Bari un «Erasmus»
per giovani imprenditori

 
Rita Schena

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Rita Schena

erasmus per imprenditori

Giovedì 09 Giugno 2016, 15:03

BARI - Creare relazioni professionali e scambi di competenze tra giovani imprese pugliesi e quelle presenti all’estero, è l’obiettivo di 'Erasmus per giovani imprenditori, il programma della Commissione europea che permetterà a dieci titolari di imprese pugliesi esistenti da non più di tre anni, di formarsi in aziende presenti nei 28 Paesi membri dell’Ue e in altri dieci Paesi supplementari, ma anche a dieci imprese consolidate nel tacco d’Italia di ospitare imprenditori stranieri. L’iniziativa è stata presentata oggi a Bari dall’assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Puglia, Sebastiano Leo, dal coordinatore del progetto Massimo Avantaggiato, e dal presidente di Unisco, l’unica agenzia di sviluppo locale autorizzata a intermediare nell’ambito del progetto europeo, Serge D’Oria. Lo scambio tra imprenditori potrà durare da uno a sei mesi, e a ognuno verrà fornita una borsa di studio mensile.

Anche «l'impresa che ospita - ha sottolineato Avantaggiato - non sosterrà alcun costo. Gli imprenditori uniscono le loro competenze, attitudini e desideri per sviluppare congiuntamente business. Il programma, che funziona fino a esaurimento dei posti disponibili, è consultabile online su www.erasmus-entrepreneurs.eu».

Leo ha rilevato che si «parla spesso di mobilità di studenti ma qui si tratta di imprenditori che devono fare sistema: l’unico handicap è che le borse di studio sono poche e sarebbe interessante se la Regione potesse fare qualcosa di simile con le sue misure». Il monitoraggio condotto in questi anni, è stato sottolineato, mostra che il programma influisce positivamente sul percorso professionale delle persone coinvolte e sull'economia europea, incrementando le competenze imprenditoriali e contribuendo alla creazione di nuove imprese. Inoltre il 61% dei nuovi imprenditori e il 54% degli imprenditori intervistati ospitanti (6.558 nuovi ed esperti imprenditori partecipanti nei 28 Stati membri dell’UE e in 10 paesi partecipanti supplementari dal 2009) hanno dichiarato di aver aumentato il proprio fatturato dopo aver partecipato al programma. I settori principalmente coinvolti sono stati servizi di pubblicità e promozione, hotel, ristorazione, turismo, viaggi, servizi e benessere, formazione, architettura, costruzioni ed ingegneria.

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