BARI - Si tinge di giallo la vicenda dell'ex vicesindaco di Valenzano che sarebbe stata costretta a girare la sua indennità (oltre mille euro) per mantenere la sua carica sia al sindaco, Antonio Lomoro, sia a un suo consigliere di maggioranza, Agostino Partipilo, pena la revoca del mandato. Dopo la denuncia di Francesca Ferri e dell'inchiesta della procura - ormai alle battute finali - di cui la Gazzetta da dato notizia, che vede il sindaco e il suo consigliere indagati per il reato di induzione indebita (319 quater), è la stessa a lanciare nuove accuse.
Ai microfoni di «Mister Trullo», l'inviato di Luciano, la trasmissione satirica di Telenorba condotta da Fabio e Mingo andata in onda stasera, l'interessata - parlando di intercettazioni e registrazioni - svela un altro caso analogo che avrebbe visto vittima un altro suo (ex collega), nonchè suo predecessore, Umberto Sbarra anche lui intercettato dalla troupe. «Dovevo pagare i miei soldi per continuare a fare il vicesindaco del Comune di Valenzano» ha detto la Ferri legando la revoca del suo mandato al rifiuto di pagare. «Quando ho smesso di elargire queste contribuzioni mi è stata revocata la carica» ha confermato ai microfoni lo stesso Sbarra.
Il sindaco di Valenzano, Lomoro smentisce e replica: «Io rispondo delle mie azioni, non ho conoscenza di altre situazioni, ognuno si assume le proprie responsabilità. Dimostrerò con le carte, non con le chiacchere, a chi di dovere che la revoca era una cosa dovuta. Sarà il magistrato a valutare». Dello stesso tenore le dichiarazioni di Agostino Partipilo (da 23 anni in politica al comune di Valenzano: «Qualcuno si è inventato cose inesistenti, io rimetto tutto la mittente». Intanto al posto della Ferri, da più di un anno il sindaco ha nominato la figlia di Partipilo.