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"Vip" & foto - Fabrizio Corona a processo: promette il suo show

 
"Vip" & foto - Fabrizio Corona a processo: promette il suo show

Venerdì 29 Febbraio 2008, 00:00

21 Marzo 2025, 17:55

MILANO - Dice di essere «cinico», di fare «un lavoro sporco» e «forse immorale», di essere diventato «scomodo e antipatico», ma è convinto di essere innocente. Ma il giudice dell'udienza preliminare di Milano Enrico Manzi ha rinviato a processo Fabrizio Corona per estorsione e tentata estorsione ai danni dei calciatori Adriano, Francesco Coco e Alberto Gilardino, del motociclista Marco Melandri, dell'imprenditore Gianluca Vacchi e di Lapo Elkann.
Raccogliendo e vendendo foto ai giornali, Corona lavora lecitamente per il mondo dell'informazione ma, secondo il giudice, i suoi sono ricatti quando propone ai diretti interessati di «ritirare» dal mercato del "gossip" le fotografie in cambio di denaro. Un'interpretazione definita «vergognosa» dal "re dei paparazzi" che non si dà per vinto e rilancia, con un messaggio esplicito a chi l'ha messo nei guai: «Adesso i vip che mi hanno accusato si devono cagare sotto, la figuraccia la faranno loro». Con lui andrà a processo, per due episodi, anche il collaboratore Marco Bonato, mentre il giudice ha prosciolto «per non aver commesso il fatto» Lele Mora, accusato delle tentate estorsioni ai danni di Adriano e Melandri.
«Siamo molto soddisfatti per la decisione - ha commentato l'avvocato Nadia Alecci, legale di Mora -, il mio assistito ha sofferto e oggi l'ho sentito molto commosso per la decisione». Il Pm Frank Di Maio si limita a prendere atto che «una parte delle ipotesi dell'accusa sono state accolte». Fabrizio Corona invece si dice «contentissimo per Mora» e si prepara ad affrontare il Tribunale.
Sa che quello che inizierà il 15 maggio davanti alla decima sezione penale di Milano sarà un processo-passerella, con sfilate «di personaggi con cui tutti i giornali e le televisioni andranno a nozze». Un processo che gli darà ulteriore visibilità e forse gli farà fare «ancora soldi» ma che sarà comunque «profondamente ingiusto. Mi accusano di essere un delinquente perché non conoscono il settore. Forse il mio è un lavoro immorale ma non comporta reati», aveva lamentato prima dell'udienza.
Cravatta, giacca blu scuro, pantaloni neri aderenti, camicia marrone e immancabili occhiali scuri, Corona si è presentato attorno alle 10.10 all'aula bunker di San Vittore, il carcere in cui ha passato quasi 90 giorni, per parlare a tutto campo: «Proposte dalla politica? Nessuno me ne ha fatte. Hanno sbagliato perché avrei accettato e avrei portato un pacco di voti». La polemica con i magistrati: «C'è gente che ammazza ed è fuori di prigione mentre gli innocenti stanno dentro». Vallettopoli, che «ha cambiato questo mondo». I progetti: «Un settimanale o un quotidiano on line con cui bruciare sui tempi tutta la stampa gossip». Infine, dopo la decisione del giudice, l'avvertimento ai vip, in quello che ha chiamato «il giorno del giudizio»: «La loro immagine non ne verrà fuori pulita. Ci sono cose che sono state tenute nascoste e che ora tirerò fuori, durante il processo».

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